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Sequestrati 323 appartamenti nel Parco Primavera a Melito, scoperto il ‘sistema’

Di Alessandro Caracciolo

5 Dicembre 2022

I soldi della camorra erano riciclati nel mercato immobiliare tra Campania, Lazio, Sardegna ed Emilia-Romagna. Questo emerge da un sistema di oltre 290 milioni di euro di capitali illeciti coordinato da Antonio Passarelli. Si tratta di un noto imprenditore che è ritenuto da anni legato ai clan Mallardo, Di Lauro, Scissionisti, Puca, Aversano, Verde e Perfetto.

Stamattina la Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Napoli a carico di Passarelli e del rispettivo nucleo familiare, per un ammontare di 293 milioni di euro: patrimonio costituito da 639 beni immobili e terreni, 15 beni mobili, 37 rapporti bancari e 21 quote societarie.

Il sequestro di prevenzione, eseguito in maniera coordinata dai Nuclei Pef di Bologna e di Napoli, ha interessato Napoli, Caserta, Latina, Benevento, Sassari, Ravenna e Bologna. Dunque ha permesso di assicurare all’Erario 639 beni immobili tra fabbricati e terreni tra i quali diverse ville in Sardegna, 323 unità abitative site nel noto Parco Primavera di Melito, un nuovo signorile complesso abitativo nella provincia di Ravenna composto di ben 77 immobili costruiti. Inoltre sotto chiave sono finiti 16 autoveicoli, 37 rapporti bancari attivi e 21 quote di partecipazione societaria per un valore, come detto, di oltre 290 milioni di euro.

IL VIDEO DEL BLITZ

link video:https://youtu.be/bA4ezAYHLSk

LE PAROLE DEI COLLABORATORI DI GIUSTIZIA

In particolare, il materiale probatorio acquisito nel corso delle indagini svolte dalle fiamme gialle felsinee e campane, corroborato dalle concordi dichiarazioni di cinque collaboratori di giustizia, ha consentito di appurare come il noto imprenditore abbia agito in sinergia economica con esponenti di spicco di diversi clan camorristici, fungendone da catalizzatore degli interessi criminali in vari settori commerciali, primo fra tutti quello degli investimenti immobiliari.

Le emergenze investigative hanno fatto emergere, inoltre, una sistematica attività di sottrazione all’imposizione tributaria di ingentissime somme di denaro, reinvestite in operazioni commerciali ed edilizie. Le indagini economico-patrimoniali hanno acclarato, nel periodo 1993-2021, la totale assenza di redditi ovvero l’esistenza di redditi dichiarati del tutto irrilevanti e decisamente incongruenti rispetto alla cospicua disponibilità finanziaria, alla titolarità di numerose partecipazioni societarie e al vastissimo patrimonio immobiliare.

Fonte:https://internapoli.it/sequestrati-parco-primavera-melito/