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Sempre sulla vergogna relativa alla questione della mancata protezione di Luigi Leonardi .Ecco le figure che va facendo la Prefettura di Caserta.Quella Prefettura non ci é mai piaciuta.Grazie Senatrice Ricchiuti per la sua sensibilità e cortesia.

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Testimoni giustizia:Ricchiuti(Pd),interrogazione su Leonardi

“Ove si verificassero eventi negativi, funzionari responsabili”

05 gennaio, 17:5

 
(ANSA) – ROMA, 5 GEN – “Ho presentato oggi un’interrogazione al ministro Alfano per ottenere la protezione immediata di Luigi Leonardi”. Lo annuncia la senatrice brianzola Lucrezia Ricchiuti (PD). “Si tratta di un giovane imprenditore che ha subito le estorsioni reiterate e violente di diversi clan dell’area napoletana ed è giunto a dover chiudere la sua fiorente attività di produzione e vendita illuminotecnica. I reati commessi ai suoi danni vanno dall’estorsione aggravata, alle lesioni gravi alle minacce”.

“Nonostante tragiche traversie, egli ha denunziato i suoi aguzzini e le sue dichiarazioni hanno portato a ben due processi, in entrambi i quali gli imputati sono stati condannati”, prosegue la senatrice. “Le sue denunzie e testimonianze hanno consentito – in sostanza – di ricostruire fatti di reato molto gravi, di individuarne i responsabili e di spezzare la catena di omissioni e omertà di cui i clan camorristici si giovano da decenni; il programma di protezione nei suoi confronti è in itinere secondo la legge n. 8 del 1991 ma non è ancora concluso. La sua vita è tuttavia sempre in pericolo e questa situazione non può davvero aspettare le lungaggini del procedimento. E’ quindi urgente che la prefettura di Caserta adotti misure provvisorie di tutela che nel frattempo lo pongano al riparo dalle minacce”, prosegue Ricchiuti. “La lotta a mafie e camorre deve essere una priorità di tutte le istituzioni non solo a parole ma anche nei fatti minuti e concreti. Il comportamento della prefettura di Caserta non sembra attenersi a questo elementare dovere che non solo è civico ma, nel caso di quell’ufficio, è un dovere di servizio”.

“Mi associo pertanto all’allarme lanciato dall’Associazione Antonino Caponnetto. E’ del tutto evidente che – ove sciaguratamente si avverassero eventi, che tutti speriamo non avvengano mai – i funzionari pubblici responsabili di questa situazione avrebbero incontestabilmente nomi, cognomi e indirizzi precisi”, conclude Ricchiuti. (ANSA).