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Segnali positivi nell’attività della Guardia di Finanza in provincia di Latina sul piano dell’azione di contrasto delle mafie. Ma occorrono ancora molti passi in avanti.

Con il cambio di taluni vertici nei comandi della Guardia di Finanza della provincia di Latina ci sembra di cogliere alcuni segnali positivi circa la funzionalità di questo corpo sul piano della lotta alla criminalità organizzata.

Non siamo dei disfattisti, abbiamo senso dello Stato e tutti i nostri sforzi puntano esclusivamente a migliorare l’immagine e il funzionamento delle istituzioni.

Quando queste funzionano e la loro azione produce risultati nel contrasto alle mafie noi siamo i primi a gioire e ad esaltare ie attività degli operatori.

Non ce l’abbiamo con il Corpo, ma con coloro che non fanno appieno il loro dovere.

Nessuno può negare che finora questo Corpo in provincia di Latrna, al contrario di quanto avviene in provincia di Frosinone, non ha funzionato come avrebbe dovuto sul piano delle indagini patrimoniali.

Poche, pochissime indagini, a fronte delle tante svolte nella confinante Ciociaria.

Soprattutto nel sud pontino, da Terracina fino al Garigliano, si è visto ben poco.

Fondi, Terracina, Formia e tutto l’estremo sud hanno rappresentato le aree più critiche.

Le indagini fatte sono partite tutte “da fuori” provincia, dal GICO di Roma o di Napoli, quasi mai dal Comando provinciale di Latina.

Le responsabilità non vanno addossate, per onestà intellettuale, al Comandante provinciale, che viene assegnato a quel Comando per due-tre anni e, poi, va mandato via.

Ci sono situazioni nelle periferie, nelle Compagnie soprattutto (Fondi in particolare dove c’è stato il caso del tragico suicidio del Comandante) ) ed anche nel Gruppo di Formia che andrebbero viste con molta attenzione.

Non è ammissibile che ci siano persone che stanno nelle stesso posto per decine di anni, per non dire tutta la vita.

Anche la persona più onesta, se sta per decenni in un posto, finisce inevitabilmente per essere condizionata dai rapporti di amicizia, di parentela ecc..

E’ questo un discorso delicato, complesso che prima o poi il Comando Generale dovrà affrontare con determinazione, a cominciare dalla situazione esistente a Fondi, territorio fortemente condizionato dalle mafie anche a causa delle carenze investigative locali.

Comunque dobbiamo riconoscere che da qualche tempo avvertiamo timidi segnali di cambiamento soprattutto dopo il cambio della guardia nel Gruppo di Formia.

Segnali ancora molto timidi che incoraggiamo, dichiarandoci pronti, come al solito, a collaborare per quanto ci è possibile.