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SE TUTTI SI COMPORTASSERO COSI’ !!!!!!!!!

 

15 ottobre

noto che c’è stato un incredibile silenzio stampa su un avvenimento che

dovrebbe preoccupare tutta l’Italia, ma – si sa – ci sono cose molto più

interessanti di cui scrivere.

L’auto che Antonio Contarino abitualmente utilizza nell’esercizio della sua

funzione è stata rubata e data alle fiamme.

Ma chi è Antonio Contarino? E’ il pazzo (mi scusi, vice-prefetto) che, per due

anni, ha governato il Comune di Castel Volturno evitando sapientemente gli

attriti che vivacemente si manifestano ora e riuscendo a ripianare una gran parte

del debito accumulato dalle precedenti amministrazioni.

E’ anche il pazzo che, nominato a governare il Comune di Caivano, si alza

all’alba tutte le mattine, prende la macchina ormai distrutta, fa attentamente il

giro del territorio amministrato, arriva in Comune alle otto e prende le decisioni e

compie gli interventi che ciò che ha verificato gli suggerisce.

E’ anche il pazzo che, nominato Presidente della Commissione d’Accesso

presso il comune di Arzano, non solo immediatamente ci va, ma altrettanto

immediatamente si attiva e sequestra una grande quantità di carte, che si

propone di controllare durante il suo “tempo libero”.

Direte che tutto questo è l’esercizio del dovere di soldato in prima linea, ovvero

di Commissario Prefettizio in comuni della Terra dei Fuochi e della camorra?

Ma quanti soldati ci sono in prima linea? Quanti resistono, secondo voi?

Ecco perché Antonio Contarino è pazzo. Pazzo come alcuni altri che

testardamente insistono a fare il proprio dovere nel silenzio assordante delle

istituzioni.

 

AGGIORNAMENTO 6 novembre

 

 

Vi ricordate il Commissario Prefettizio A. Contarino, il pazzo a cui hanno fatto

saltare la macchina di servizio, rubato i camion in sua custodia legale, sottratto

la corrispondenza e fatto un sacco di altri piccoli, noiosissimi danni, magari

mossi dall’illusione di poterlo fermare? Ecco, invece no. Vi posso Assicurare che

il bulldozer Contarino non si è fermato, continua testardamente a spianare la

strada alla legalità.

Perché – vi chiederete – insisto a pubblicizzare questa storia che ai più non

dovrebbe interessare, apparentemente limitata com’è a due comuni della

provincia di Napoli nei quali noi non abitiamo?

E’ semplice: mi sono scocciata di scrivere di funzionari infedeli, di amministratori

corrotti e di comuni commissariati. Di condotte ambigue o addirittura

delinquenziali. Perché, scusate, fino ad oggi di queste si è soltanto parlato.

Allora mi va di osservare – e condividere – un funzionario di questo Stato che fa il

suo dovere, con un accanimento testardo da calabrese e un profilo basso da

Servitore di classe. Di respirare un po’ di ossigeno, di tanto in tanto, perché mi

aiuti a continuare a vivere da cittadina.

AGGIORNAMENTO – 8 dicembre

Che succede a Caivano e ad Arzano? che sappiamo oggi del Commissario

Prefettizio, il vice-prefetto Antonio Contarino?

Teniamoci aggiornati, specialmente ora che la nostra respirazione è impedita dai

miasmi che escono dalla pentola scoperchiata degli affari romani. Sapere che

qualche Contarino in giro per l’Italia c’è, fa bene alla salute e all’umore.

Un esempio.

Piove, ha piovuto a catinelle in tutta la Campania. La maggior parte delle città e

dei paesi si è trasformata in un’immensa pozzanghera, fino a rendere difficile, se

non impossibile, la circolazione delle auto e dei pedoni.

A Caivano no. E come mai? Qualcuno vorrebbe suggerire una speciale

protezione divina che abbia sottratto la città alle cataratte del cielo? Niente

affatto.

E’ bastato un minimo gesto di intelligente prevenzione, poco costoso e alla

portata di tutti, messo in opera con largo anticipo, anche perché non bisogna

essere metereologi sopraffini per prevedere la pioggia in autunno.

E’ bastato ordinare la pulitura delle caditoie, ossia disostruire i tombini da tutte

quelle schifezze – foglie, rametti, mozziconi ed altri scarti – che abitualmente ci

cadono dentro e finiscono per impedire l’evacuazione della pioggia.

Accade poi che, ripulendo questi scarichi, si possano scoprire centinaia di allacci

abusivi, grazie ai quali – evitando le fogne cittadine e sversando nell’acqua

chiara – la gente ha potuto evadere tasse e imposte diverse. E’ partita allora una

lettera di avvertimento ad ogni evasore, con l’ingiunzione a porre rimedio alla

situazione illecita.

A me, invece, una cosa diventa chiara: ecco da dove deriva quella puzza di

fogna che aleggia sulle città campane durante i periodi di bassa pressione.

Mistero chiarito, finalmente: la producono quei cittadini che scaricano i prodotti

dei loro lavandini e dei loro water a pochi metri dal nostro naso. Qualche volta

questa schifezza si perde, qualche altra si blocca e i tombini rigurgitano. Puzza

di fogna anche morale, detto fra di noi.

Altro esempio.

 

Finetica viene costituita da un gruppo di professionisti che si propongono di

porre in essere delle inziative tese a suscitare momenti di particolare riflessione

e sensibilizzazione del valore della legalità.

E dove viene presentato il primo sportello antiusura e antiracket informatico

(www.usurano.com), attraverso il quale sarà possibile denunciare, avvalersi di

consulenze specialistiche, informarsi circa gli strumenti utili a difendersi dal

fenomeno usurario, in maniera del tutto anonima?

A Caivano, naturalmente, presso il Settore Politiche Sociali, dimostrando che,

quando c’è un amministratore onesto e capace, la vita cittadina può diventare

accettabile e perfino gradevole.

Due esempi. Due fra le decine di azioni messe in opera dal Commissario

Antonio Contarino che hanno suscitato una reazione.

Tant’è che da oggi il Commissario è sotto scorta perché, forse, qualche nemico

è riuscito a farselo.

Tanti nemici, tanto onore? Tantissimo onore a Contarino, allora.

 

AGGIORNAMENTO 15 dicembre

Non solo repressione, naturalmente. Che fare in un posto dove lavoro non ce

n’è per sottrarre mano d’opera alla camorra?

<<Non si può pretendere che la gente muoia di fame, il pezzo di pane a casa si

deve portare…>> obbietterebbe immediatamente qualcuno trovato con le mani

nel sacco.

Infatti, si rende necessaria una distinzione, e questoContarino l’ha capito.

C’è chi va avanti vivacchiando nella zona grigia  per fame e chi per scelta. I

primi possono essere facilmente convinti che devono tornare nella legalità,

basta offrire loro un’occasione, magari attraverso la proposta di un piccolo

credito per chi volesse inventarsi un lavoro.

Poche parole, come al solito, ma fatti.

Per cui, quasi contemporaneamente, il comune cede in comodato gratuito ad

un’associazione i locali per la creazione di una ludoteca dedicata ai bimbi al di

sotto dei tre anni.

Che c’entra?

Facile intuire, se si vuole farlo.

Che Caivano, da capitale della Terra dei Fuochi, diventi un’isola in cui vivere

felici?