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Se c’è qualcuno che non l’ha ancora capito…!

Se c’è qualcuno che non lo ha ancora capito, un giudizio su una persona, soprattutto se questa ricopre od aspira a ricoprire incarichi pubblici, se vuole essere obiettivo e completo, deve tenere conto anche della sua condotta privata.

Se questa si ispira a principi di instabilità e di sregolatezza, quella persona non offre quelle garanzie assolute di affidabilità anche per quanto attiene alla vita pubblica.

Vale per me, per te, per Berlusconi, per tutti.

C’è un clima torbido intorno a noi, un clima che non lascia presagire niente di buono.

Prepariamoci al peggio.

Assistiamo ad un attacco feroce, da qualche tempo, ai principi cardine della Costituzione repubblicana.

Stampa, Magistratura, Corte Costituzionale, Capo dello Stato: tutti sono nel mirino del Premier.

Un attacco ai presidii della democrazia!

Il “caso Fondi” va inquadrato e giudicato in questo contesto.

Quando vengono, infatti, ignorate montagne di prove raccolte in anni di duro lavoro dalla Magistratura, dalle forze dell’ordine, dagli organismi politici ed amministrativi dello Stato, oltreché da quelli associativi come noi, circa la contiguità, se non addirittura la collusione, fra pezzi della politica e della criminalità e si consente, come ha deciso il Consiglio di Ministri, ad uomini inquisiti o, comunque, chiacchierati, di ripresentarsi alle elezioni e di riconquistare il potere perduto, allora vuol dire che, almeno oggettivamente, si è fatto un favore alla criminalità.

E’ quanto si è verificato con il “caso Fondi”.

C’è veramente da preoccuparsi per il nostro futuro e per le sorti della democrazia.