Cerca

Sconvolgente: Agenti della Polizia di Stato indagati per gravi reati

UNA NOTIZIA SCONVOLGENTE: AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO INDAGATI
DALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA E DALLA PROCURA DI LATINA

“Abuso di ufficio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, soppressione, distruzione ed occultamento di atti vari, truffa, concussione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, ricettazione, simulazione di reato, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio”, questi i reati contestati ad alcuni appartenenti alla Polizia di Stato i cui nomi sono emersi dalle intercettazioni telefoniche disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti dei rifiuti nel Comune di Mondragone nella quale è rimasto coinvolto anche un Ispettore in servizio presso il Commissariato della Polizia di Stato di Formia.
Ora l’inchiesta è stata affidata alla Procura della Repubblica di Latina.
Noi ci auguriamo, ovviamente, che gli interessati riescano a dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati e, tenuto conto del fatto che ci troviamo in uno Stato in cui vige il principio della presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva, non azzardiamo alcun giudizio a carico degli indagati.
Ma una cosa ci teniamo a sottolinearla; una cosa che abbiamo già avuto modo di evidenziarla.
E’ assolutamente inopportuno che nel sud pontino, a confine con la provincia di Caserta, continuino a prestare servizio poliziotti, carabinieri, finanzieri che provengano dalla provincia di Caserta e che, soprattutto, abitino ed hanno le loro famiglie in provincia di Caserta.
Ciò, per ovvi motivi; il primo dei quali è quello che riguarda i probabili condizionamenti che questi, pur in buona fede, potrebbero subire, direttamente od indirettamente, nei loro luoghi di origine.
Tutto ciò, senza voler parlare dello stato di pericolo in cui potrebbero vivere i familiari degli appartenenti alle forze dell’ordine.
Nel Basso Lazio c’è, come ha rilevato più volte la magistratura antimafia, una situazione di emergenza per quanto riguarda il radicamento sul territorio delle mafie, di tutte le mafie, italiane e straniere; pertanto, è necessario che la società intera possa poter contare su forze dell’ordine efficienti e non condizionate da chicchessia.
Lo abbiamo già chiesto in passato e lo richiediamo ancora una volta e con maggiore forza al Ministro Maroni, al Capo della Polizia Manganelli e al Questore di Latina D’Angelo: una rivisitazione delle situazioni nei Commissariati del sud pontino e del basso Lazio è necessaria ed urgente.
A prescindere dai “fatti” di cui abbiamo parlato all’inizio di questa nota, c’è la necessità di spostare, incentivandolo con il pagamento di tutte le spese di trasferimento e con l’assegnazione di un alloggio, in altri Commissariati, più a nord, il personale, soprattutto casertano, che presta ora servizio nei Commissariati pontini e del frusinate che stanno al confine con la Campania.
Questo, anche e soprattutto, per ragioni di sicurezza personale e familiare.