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Scioglimento Comune di Pizzo, la relazione del ministro Lamorgese: “Collegamenti amministratori con ‘ndrangheta”

Scioglimento Comune di Pizzo, la relazione del ministro Lamorgese: “Collegamenti amministratori con ‘ndrangheta”

“Le circostanze analiticamente esaminate e dettagliatamente riferite nella relazione del Prefetto hanno rivelato una serie di condizionamenti nell’amministrazione comunale di Pizzo, volti a perseguire fini diversi da quelli istituzionali, che hanno determinato lo svilimento e la perdita di credibilita’ dell’istituzione locale nonche’ il pregiudizio degli interessi della collettivita’, rendendo necessario l’intervento dello Stato per assicurare la riconduzione dell’ente alla legalita’”. Cosi’ si conclude relazione del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, accolta dal Presidente della Repubblica, alla base dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Pizzo disposto nel dicembre scorso. Una decisione attesa a seguito dell’operazione “Rinascita-Scott” che aveva portato all’arresto dell’allora sindaco Gianluca Callipo e dell’agente di polizia municipale Enrico Caria.

“Nel documento redatto dal Prefetto di Vibo Valentia – si legge nella relazione – si da’ atto della sussistenza di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti e indiretti degli amministratori con la criminalita’ organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi, riscontrando, pertanto, i presupposti per l’applicazione dello scioglimento”. All’ex primo cittadino Gianluca Callipo, finito in carcere lo scorso 19 dicembre, viene contestato di aver concretamente contribuito, pur senza farne formalmente parte, “al rafforzamento, alla conservazione e alla realizzazione degli scopi dell’associazione mafiosa operante […] allo scopo di commettere delitti tra i quali la corruzione e la coercizione elettorale, acquisire appalti pubblici e privati, ostacolare il libero esercizio del voto. Lo stesso e’ inoltre indagato per aver omesso nella qualita’ di pubblico ufficiale di compiere qualsiasi atto amministrativo che potesse dare effettiva e concreta esecuzione a ordinanze emesse dagli uffici amministrativi del Comune di Pizzo ma anche per aver con la sua condotta privilegiato i suoi interessi imprenditoriali”.

18 Aprile 2020 15:52

Fonte:http://www.ildispaccio.it/