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Scioglimenti, Vono: «Serve una modifica della legge».

LE PRIME NORME DA INSERIRE NELLA NUOVA LEGGE SONO:

1) IL REINSERIMENTO  NELLE COMMISSIONI DI ACCESSO DEI RAPPRESENTANTI DELLE FORZE DELL’ORDINE ESTROMESSI DAL GOVERNO BERLUSCONI;

2) LA CACCIATA A VITA DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE,INSIEME AI POLITICI COLLUSI,ANCHE DEI FUNZIONARI,IMPIEGATI  E DIRIGENTI RESPONSABILI DI ATTI ILLEGITTIMI

La senatrice del M5S al lavoro su un disegno normativo che renda meno automatico l’azzeramento dei consigli comunali

29 settembre 2018

VIBO VALENTIA «Sono oltre 105 i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose negli ultimi anni, con un primato assoluto per la Calabria, dove il fenomeno, secondo le parole della Relazione del ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività della Dia, ha assunto una connotazione strutturale». Lo ha detto la senatrice del M5s Gelsomina Silvia Vono concludendo un incontro sui temi delle interdittive antimafia e dello scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose svoltosi a Vibo Valentia su iniziativa della Fondazione Scopelliti, dell’Ordine degli avvocati di Vibo e dei Rotary Club di Nicotera Medma e Polistena.

«Una cronicità degli scioglimenti per mafia – ha aggiunto Vono – che fa pensare a un fallimento del sistema. È per questo che va sicuramente ripensata la normativa, alla luce di criteri di gradualità, proporzionalità e sussidiarietà, in modo che l’intero processo di ripristino della legalità sia effettivo e duraturo. Sto studiando un disegno di legge che vada in questa direzione, da un lato rendendo meno automatico lo scioglimento degli enti, per esempio accompagnandoli ad autocorreggersi in una prima fase, dall’altro a rafforzare i poteri dei commissari e l’efficacia della loro azione nei confronti di dirigenti e funzionari, una volta che si sia arrivati allo scioglimento».

«L’obiettivo – ha concluso la senatrice – è un reale rinnovamento politico, amministrativo e culturale della comunità colpita dal provvedimento».

 

Fonte:https://www.corrieredellacalabria.it