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Sciboni insiste nel non voler prendere atto della realtà

SCHIBONI INSISTE NEL NON VOLER PRENDERE ATTO DELLA REALTA’

  

Schiboni insiste nel non voler prendere atto della realtà e si rifà questa volta – è, comunque, un passo avanti rispetto alla posizione assunta in passato – ai dati resi pubblici dall’Osservatorio sulla sicurezza della Regione Lazio.

Quei dati non sono esaustivi in quanto si riferiscono solamente ad indagini già fatte e non a quelle in corso e, soprattutto, a quelle che andrebbero fatte.

Sono anni che andiamo ripetendo in ogni sede che oggi le nuove mafie agiscono nel silenzio, comprano tutto ciò che c’è da acquistare-terreni-immobili-centri commerciali-stabilimenti balneari-discoteche e quant’altro-, quasi sempre a mezzo di prestanome “puliti”, costruiscono immobili, ville, porti e così via, investendo montagne di capitali.

Se le forze dell’ordine locali non fanno indagini sull’origine dei capitali che vengono investiti sul territorio e si limitano a fare attività di ordine pubblico, se l’amministrazione comunale non vigila sulle compravendite immobiliari, sui passaggi di proprietà, sulle licenze commerciali e segnala il tutto alla Guardia di Finanza, quello che si dice e si fa è tutta aria fritta.

Le statistiche ufficiali, che pur danno su San Felice Circeo un quadro allarmante, non danno l’esatta dimensione del fenomeno, che è più complesso e di difficile lettura.

Schiboni la finisca di associare la Caponnetto a Rifondazione Comunista e a qualunque altro partito politico. Chi firma non è iscritto né a Rifondazione, né ad AN, né a qualsiasi altra formazione politica. Il nostro compito è quello di scovare i mafiosi e denunciarli, stimolando le istituzioni a fare quello che spesso non fanno. Punto e basta. Altro che “propaganda politica ed altre chiacchiere.

 

IL SEGRETARIO PROVINCIALE

Dr. Elvio Di Cesare