SCAMPIA, ESERCITO INSUFFICIENTE SE SI SPENGONO SCUOLE E PALESTRE
Non basta mandare l’esercito a Napoli se manca un piano di investimenti in cultura, lavoro e civiltà. Lo ha dichiarato oggi, intervistato dall’AdnKronos, l’avvocato Angerlo Pisani, presidente della Municipalità Napoli Nord, che comprende Piscinola, Marianella, Chiaiano e Scampia.
«L’invio dell’esercito a Napoli è un primo passo, ma c’è ancora moltissimo da fare. Si tratta di una misura opportuna e necessaria – aggiunge Pisani – perché le forze dell’ordine non sono sufficienti a rispondere a tutte le esigenze di microcriminalità e violenza del territorio, però non basta mandare il solo esercito se a monte manca un piano di investimenti culturali, economici e sociali», perché «la vera sentinella della legalità sono i cittadini, ma vanno messi nelle condizioni di poter denunciare, di ottenere giustizia, con processi veloci e certezza della pena, e di poter lavorare». Insomma, ovunque, ma specialmente a Napoli, «gli interventi se sono solo repressivi non risolvono il problema».
A sollevare nuove polemiche sulla gestione di una città complessa e difficile come Napoli è stavolta la concomitanza tra l’invio dell’esercito, dopo i ripetuti omicidi delle ultime settimane, e lo stato di abbandono in cui versano i quartieri maggiormente a rischio. A cominciare da Scampia. Dove vige da qualche giorno una sorta di “coprifuoco”.
«Ma come può bastare l’invio dell’esercito – ribadisce il presidente Pisani – se si spengono le palestre e le scuole?». Ultimo episodio in ordine di tempo, dopo quello dei bus di linea deviati nelle ore notturne da Scampia, è stato la denuncia di Gianni Maddaloni sulle difficoltà di gestione della sua palestra a Scampia per i mancati interventi di Comune e Regione, fino ad arrivare al taglio delle luci. «Ho sentito Maddaloni questa mattina per esprimergli la mia solidarietà – ha spiegato all’AdnKronos Pisani – Io, insieme all’ex procuratore Lepore, sono tra quelli che gli mostrano vicinanza tutti i giorni, ma serve continuità e assistenza costante dello Stato affinché anche i ragazzi che si rivolgono a lui possano avere l’assistenza necessaria». «Ci sono tante altre realtà come quella di Gianni Maddaloni impegnate sul territorio che necessiterebbero di supporto e strutture, mentre i finanziamenti pubblici spesso vanno sprecati. Non si può mandare l’esercito e spegnere le luci nelle scuole e nelle palestre. La sicurezza parte dall’aggregazione sociale, le scuole dovrebbero restare aperte anche il pomeriggio per poter togliere i ragazzi dalle strade. Si cita sempre Scampa come simbolo di comunicazione, ma le istituzioni sono assenti in tutti i quartieri periferici. Tutte le periferie necessitano di interventi urgenti, quindi ci auguriamo che l’invio dell’esercito non sia solo uno spot – conclude Pisani – ma un primo passo verso un intervento più ampio e strutturale».
(Red/AdnKronos) 16-FEB-16 11:50 NNNN
Napoli, 16 febbraio 2016
UFFICIO STAMPA AVVOCATO ANGELO PISANI
PRESIDENTE OTTAVA MUNICIPALITÀ DI NAPOLI
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