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SAT e STATISTICHE 10.000, RISULTATI 2500. Nei presidi di polizia si guardano i NUMERI, non la QUALITA’ delle indagini. Il “caso Fondi”: cambiare tutto per non cambiare niente.

SAT e STATISTICHE 10.000 – RISULTATI 3.
E’ una tragicommedia.
Il funzionamento delle forze dell’ordine.
Leggi, regolamenti, circolari, ordini di servizio elaborati in modo che… sembra cambiare tutto per non cambiare niente.
Contano solo i numeri, senza andare a verificare i RISULTATI.
Se un Comando di compagnia, o provinciale, o di stazione, o di commissariato a fine anno presenta un elenco che quanto a numeri fa apparire un numero prefissato di verifiche, di controlli o quant’altro, viene giudicato tutto a posto e quel Comando… ha raggiunto i risultati.
Magari quel numero è stato raggiunto controllando 3000 autovetture con 5 persone a bordo di ognuna di esse.
Figura così un RISULTATO di 15.000 controlli effettuati.
Se con una verifica fiscale viene individuata all’inizio una somma evasa di 15.000 euro, alla fine dell’accertamento nella parte bassa del relativo verbale quella somma si riduce a 500 euro, va bene così.
Bisogna vedere, poi, quanto e quando riesce, dopo, ad incassare l’Agenzia delle Entrate di quei 500 euro.
La legge, poi, vieta una seconda verifica fiscale se non passano almeno 5 anni dalla prima.
Nel frattempo l’azienda che ha evaso dichiara fallimento, cambia codice fiscale e tutto finisce a tarallucci e vino.
Così funziona!
In queste condizioni la lotta alle mafie diventa solo retorica.
Quando noi ci sgoliamo da anni a dire che la lotta alle mafie non si fa solamente con le commemorazioni, con il racconto dei fatti già successi, con le sfilate, con le fiaccolate ed altre pagliacciate del genere, ma, al contrario, andando a scovare uno per uno i mafiosi, a farli arresta, a levargli tutto e, se non li arrestano, denunciando anche chi nelle istituzioni non fa niente.
Il problema della QUALITA’ DELLE INDAGINI, non del loro numero.
A Fondi, ad esempio, è stata fatta un’indagine.
Sono dovuti andare i corpi centrali ed i comandi superiori.
Dopo quello che è stata accertato (e soprattutto, che non è stato accertato), nei presidi locali si sarebbero dovuto sostituire anche le pietre.
In situazioni del genere ai vertici locali delle tre forze dell’ordine si debbono mandare funzionari ed ufficiali esperti e con lunga esperienza in lotta alle mafie.
E via chi sta là, fra i sottufficiali, da 20-30 anni!!!
Tutto è rimasto come prima!!!
Basta lo STAT che magari riporta 7000 operazioni in un anno. Le tremila macchine fermate con ognuna a bordo 5 persone.
3000 X 5 fa 15.000 e va bene cos1! ,..
Poveri noi.
Un’associazione antimafia seria non può limitarsi a parlare di Falcone, Borsellino e di cose successe venti anni fa, con tutto il rispetto per chi è caduto combattendo le mafie.
I problemi veri sono questi:
le indagini patrimoniali che non si fanno;
le Procure ordinarie che non si muovono in materia di lotta alle mafie,
le indagini che non si fanno con personale specializzato;
ecc. ecc. ecc. ecc…
Ma chi ne parla?