“Comunque, siamo solo all’inizio di un processo di individuazione di questa presenza a Fondi, come nel Sud Pontino – spiega ancora Di Cesare – perchè purtroppo bisogna lamentare una certa lentezza da parte degli organismi istituzionali, che non hanno prestato abbastanza attenzione fino all’arrivo a Roma del procuratore Pignatone, del vice Prestipino, del colonnello dei carabinieri Russo e dl capo della squadra mobile, Cortese. Proprio per questo, stiamo facendo una continua richiesta di un rafforzamento dei presidi delle forze di polizia, dei tribunali, delle procure, perché nel Lazio i ritardi sono notevoli. Basta considerare che, fino a qualche anno fa, il tribunale di Roma, non ha mai emesso una condanna in tema di 416 bis, neanche per i componenti della ‘banda della Magliana’. E’ inquietante, così come sapere che sia ‘ un fatto culturale, per cui se c’è un clima negazionista, la giurisprudenza si adegua’, come sostenuto da Otello Lupacchini, sostituto procuratore generale della Corte d’Appello”
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