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Sanità e camorra.Un comunicato dell’Associazione Caponnetto campana

SANITA’ IN CAMPANIA

 

I quotidiani, le reti televisive, le agenzie di informazione raccontano episodi relativi alle condizione della Sanità in Campania, cioè ci dicono che i cittadini non possono essere soddisfatti nel loro diritto, costituzionalmente sancito.

Un episodio ha colpito anche il buon senso comune. Una donna, ricoperta di formiche, era ricoverata in un grande Ospedale della Città di Napoli Dinanzi a tale spettacolo l’ANSA riporta la dichiarazione del Presidente della Giunta on.Vincenzo De Luca, che, tra l’altro ha detto:
“al di là di questo la sanità in Campania è un disastro. Stiamo lavorando fino all’ultimo respiro affinché torni un centro di eccellenza. Per troppi anni è stata penalizzata dalla politica politicante, inquinata da delinquenti, camorristi e affaristi di ogni tipo”.

Dinanzi a tale presa di posizione noi dell’Associazione antimafia Antonino Caponnetto non abbiamo altro da dire.

Il Presidente, autorevolmente, rinforza il nostro convincimento, sottoscrive la nostra preoccupazione,afferma che ‘per troppi anni è stata penalizzata’ la nostra terra e la Sanità ‘inquinata da delinquenti, camorristi e affaristi di ogni tipo’. Quindi l’on.De Luca sapeva di tale commistione e ci sono volute le formiche insetti imenotteri a ricordare al Presidente ciò che tutti sanno.

L’immagine della formica ben si adatta ai delinquenti, ai camorristi ed agli affaristi che sono formiche che instancabilmente costruiscono formicai, scavano in profondità, accumulano per loro stessi.

C’è la camorra che spara e uccide e c’è la camorra che uccide e non spara col piombo. Il risultato non cambia. La camorra uccide.

Ed uccide attraverso il dirigente corrotto ed incompetente, attraverso chi lo nomina perché ne ha un vantaggio, attraverso medici proni al potere e pronti ad ogni appartenenza, attraverso operatori sanitari poco professionali, attraverso il privato che sfrutta il dolore,attraverso chi deve vigilare e non lo fa, attraverso quanti negano i diritti ed utilizzano il paziente come un numero che vale secondo la quotazione di mercato.

I nostri concittadini devono alzare la testa e capire che contro l’illegalità non bastano le marce e le condivisibili dichiarazioni di condanna ma l’attenzione, la protesta immediata, la denuncia, l’indignazione gridata e la denuncia senza mediazioni. Il silenzio uccide. E quindi con noi della ‘Caponnetto’ i nostri concittadini facciano sentire la loro voce e contino sulla nostra Associazione.

 

 Francesco de Notaris

 

14 Giugno 2014