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San Luca, vietato votare: nessuna lista per il 5° anno di fila. E’ ASSURDO QUELLO CHE AVVIENE IN QUELLA ZONA ED IN ITALIA! A QUESTO PUNTO DICIAMO APERTAMENTE CHE COMANDA LA MAFIA E NON SE NE PARLA PIU’!!!!!!!!!!! SE LO STATO NON E’ IN GRADO DI RIPRENDERE IL CONTROLLO DI UN COMUNE,LO SI CANCELLI DALLA LISTA DEI COMUNI E LO SI AGGREGHI AD UN ALTRO COME UN SEMPLICE QUARTIERE.IL GOVERNO HA IL DOVERE DI SALVAGUARDARE L’IMMAGINE DELL’ITALIA NEL MONDO E NON TOLLERARE ULTERIORMENTE CHE L’ITALIA SIA CONOSCIUTA NEL MONDO INTERO COME IL PAESE DELLA MAFIA. VERGOGNA !

Il Fatto Quotidiano, Domenica 14 maggio 2017

San Luca, vietato votare: nessuna lista per il 5° anno di fila

di lu.mu.

La politica ha abdicato alla ‘ndrangheta e San Luca resta commissariata. Per il quinto anno consecutivo non si voterà nel piccolo Comune della Locride, in provincia di Reggio Calabria. Così come l’anno scorso, anche nel 2017 nessuno ha presentato la lista per le comunali. Dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e l’arrivo del commissariamento prefettizio, la politica continua a essere latitante in un territorio considerato la “culla” della ‘ndrangheta. Il Partito democratico non ha presentato alcuna lista. Eppure, sulla carta pare che ci sia addirittura un circolo del Pd a San Luca dove si sono svolte le primarie vinte da Matteo Renzi. Solo poche settimane fa, inoltre, il sottosegretario Maria Elena Boschi è stata nella cittadina per l’inaugurazione di un campo da calcio. “Non ci sono territori – aveva detto – in cui lo Stato rinunci a esserci e a combattere una battaglia di legalità contro la ‘ndrangheta”. E a rincarare la dose aveva provveduto il ministro dell’Interno, il dem Marco Minniti: “Non lasceremo sola San Luca e i suoi cittadini. Seguiremo con attenzione le prossime elezioni amministrative e sosterremo la voglia di cambiamento”.