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Sabaudia. Lago di Paola. Legambiente: La Giustizia trionfa sempre

LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI LATINA RESTITUISCE GIUSTIZIA AL

TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO E AI CITTADINI

COME IL CIRCOLO LARUS HA SEMPRE DENUNCIATO, LA DARSENA NEL

LAGO DI PAOLA ERA COMPLETAMENTE ABUSIVA

La sentenza del Tribunale di Latina, che condanna l’amministratore della soc. IN LAND SEA per reati

ambientali e paesaggistici sul Lago di Paola, luogo di straordinario valore naturalistico e sottoposto ad un

regime vincolistico certo ed internazionale, è l’ennesima dimostrazione della fondatezza delle denunce

presentate dal circolo Larus Legambiente e del complesso di abusi, illegalità e violenze ambientali che per

anni hanno invece caratterizzato il Lago di Paola, le sue sponde e il territorio del Parco nazionale del

Circeo.

Come sempre abbiamo sostenuto, quella darsena, insieme al complesso di infrastrutture a suo servizio e

commerciali, era priva delle necessarie autorizzazioni, in primis del nulla osta dell’Ente Parco nazionale

del Circeo. Non a caso proprio l’anno passato abbiamo voluto organizzare su quelle sponde e in quei

locali, oggi per altro abbattuti, la nostra FestAmbiente, con l’intento di dare un segnale forte di riconquista

del territorio, dopo anni di battaglie, alla libera fruizione dei cittadini, alla legalità e alla tutela ambientale.

Proprio in quell’occasione fummo oggetto di deprecabili tentativi di intimidazione, prontamente rigettati,

per via del nostro impegno in favore di legalità e ambiente. Questa sentenza è la migliore risposta a quanti,

con arroganza e prepotenza, in quell’occasione posero in atto miserevoli tentativi atti ad impedirci il

regolare svolgimento dell’iniziativa.

La magistratura di Latina, alla quale va tutto il nostro sostegno e plauso, con questa sentenza compie un

atto di grande giustizia, restituendo verità e dignità ai cittadini e a quelle associazioni che da anni si

battono per una gestione diversa del territorio e il ripristino della legalità. Soprattutto assesta un duro

colpo alle abitudinarie condotte di alcuni, ispirate da logiche di pura speculazione, che intendono il Parco

nazionale come una grande occasione per trarre profitto illegalmente a danno dell’ambiente e la legalità un

optional di cui fare a meno.

Alla luce di quanto scritto, siamo convinti si debba aprire una discussione serena su una classe dirigente

che presenta tra le sue file esponenti condannati e indagati per reati contro l’ambiente e per mafia.

Si porgono cordiali e distinti saluti.

Il circolo Larus Legambiente di Sabaudia