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Roma crocevia di interessi illeciti delle mafie

OPERAZIONE ORCHIDEA: A ROMA TANTA COCAINA E HASCHISC

Roma. Roma crocevia di interessi illeciti e territorio in cui vige una sorta di pax mafiosa tra gruppi criminali. Questo emerge dall’operazione del ROS dei carabinieri denominata “Orchidea” culminata ieri con l’arresto di 41 persone. Altre 30 risultano indagate a piede libero e sottoposte a perquisizione nel Lazio, Campania, Lombardia, Emilia-Romagna, Abruzzo e Puglia.

I reati contestati sono associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio, ricettazione e violazione della legge sulle armi.

I carabinieri avrebbero sgominato un’organizzazione ben radicata nella Capitale che importava ingenti quantitativi di hascisc e cocaina dalla Spagna e dall’Olanda e li commerciava poi a Roma e nel napoletano.

La struttura sarebbe stata guidata da Michele Senese, noto già noto alle forze dell’ordine per essere stato coinvolto nell’operazione “Pilota” del 1995: Dalle indagini sarebbero inoltre emersi i rapporti di Senese con esponenti storici della Criminalità romana, come Enrico Nicoletti, con la camorra napoletana, con la criminalità pugliese ed uomini di Cosa Nostra: Crocifisso Rinzivillo, della famiglia di Gela, Stefano Fontana della famiglia palermitana dell’Acquasanta, Salvatore Buccafusca, collegato al clan di Santa Maria del Gesù.

Il gruppo, secondo l’accusa, riciclava nella compravendita di autovetture, , controllava le aste pubbliche presso il banco dei pegni della Capitale, ricettava preziosi.

La posizione geografica di Roma, la presenza di un aeroporto internazionale favoriscono il narcotraffico.

Il coordinatore della DDA di Roma, Giancarlo Capaldo, ha spiegato che la Capitale “ non è territorio di scontro tra le varie organizzazioni che possono convivere portando avanti ciascuna i propri interessi illeciti“.

Però, ha continuato Capaldo, questo “ non significa che tra queste organizzazioni vi sia un accordo trasversale per spartirsi gli affari illeciti, anzi le indagini dicono che non è così”.
Dora Quaranta

(tratto da Antimafia Duemila)