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Roma. Andrini, Bianco e il delegato al decoro Orsi, tutti gli “amici pericolosi” del primo cittadino

Tra i casi più eclatanti quello dell’ex esponente di Terza posizione, ad di una controllata Ama, coinvolto nell’inchiesta Mokbel

A farlo uscire veramente fuori dai gangheri ci è riuscito solo lui, Francesco Bianco, ex Nar, assunto all’Ama, sospeso dopo aver chattato su FaceBook dalla scrivania di lavoro il ventidue dicembre, il giorno della manifestazione degli studenti. Del tipo: “C’ho i rossi sotto la rimessa”. E uno Stefano risponde: “Che famo? Caricamo?. “Napalm a pioggia Fra’” scrive una Silvia. Ma non è tutto quello che si legge sul social network. Bianco: “Ero tentato da tirà qualche cosa dal terrazzo, ma cò stà panza rischiavo de cadè de sotto”. Poi la frase del dialogo su Facebook più allarmante, alle 15.29. A una Jessica che annota: “Me sembrano pacifici”, riferendosi agli studenti, Silvia risponde: “Giusto pacifici, praticamente giudei”. Riferendosi al cognome di Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica romana. E furono soprattutto le battute antisemite a far indignare il sindaco Alemanno. Disse: “Comportamenti di questo tipo sono inaccettabili da parte di chiunque e diventano ancora più odiosi se provenienti da un dipendente di un’azienda comunale”.

Ma i dolori di Gianni non finiscono qui. A cominciare dall’ex Terza Posizione Stefano Andrini, nominato ad di Ama Servizi Ambientali, dove guidava la raccolta dei rifiuti in 80 comuni del Lazio. Guidava, perché anche qui sono arrivate le dimissioni, dopo 116 giorni. E galeotte furono le intercettazioni del caso Mokbel, riciclaggio da 2,2 miliardi di euro. Carte dove è definito sei volte istigatore e una volta esecutore delle varie procedure per fare ottenere al futuro senatore Di Girolamo la (falsa) residenza in Belgio necessaria per essere iscritto nelle liste elettorali di quel consolato. L’opposizione lo aveva messo sotto tiro fin dal 31 ottobre del 2009 quando era stato nominato ad della controllata Ama, ricordando che nel giugno 1989 Andrini aveva aggredito a sprangate in piazza Capranica due ragazzi e per questo era stato condannato con il fratello a 4 anni e 8 mesi di reclusione, due dei quali condonati. Alemanno alle critiche feroci verso la nomina aveva parlato di “comportamento discriminatorio verso un lavoratore, che in azienda ha svolto bene i suoi compiti”.

E se all’Ama c’erano Andrini e Bianco, ecco all’Atac un altro ex ultras dell’estrena destra, l’ex Terza Posizione Gianluca Ponzio. E mentre Bianco era stato processato per rapina, omicidio e tentato omicidio insieme ai fratelli Fioravanti con i quali partecipò nel ‘ 78 al raid in cui rimase ucciso il militante rosso Roberto Scialabba (era lui a guidare l’auto durante l’assalto all’armeria Centofanti che costò la vita a Franco Anselmi), Ponzio è invece spesso associato al terrorista Antonio D’ Inzillo, con il quale venne arrestato nell’89.

L’ultimo colpo di scena, prima del ciclone Magliocca, è un faro, anche questa volta di un’inchiesta, che illumina Francesco Maria Orsi, consigliere comunale del Pdl, “delegato al decoro” del sindaco e plenipotenziario per le iniziative all’Expò di Shangai. A far scoppiare il caso sono due verbali firmati dal suo ex socio e amico Vincenzo La Musta. Ed ecco spuntare il riciclaggio di denaro sottratto alle vittime di trasfusioni di sangue infetto, una stangata milionaria su 200 immobili messi all’asta dal Tesoro ed infine le seratine a cadenza mensile con prostitute e cocaina in un appartamento di via Emilia. Anche Orsi si autosospende dall’incarico. Poi il rimpasto di giunta cancella la delega.

Paolo Boccacci

(Tratto da Repubblica)