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.Roma, ai Parioli la villa confiscata al boss del tabacco diventa casa famiglia per disabili.Queste sono iniziative lodevoli.I beni confiscati vanno assegnati a categorie disagiate come disabili,senzacasa,sfrattati,disoccupati ,famiglie in difficoltà,caserme,scuole,commissariati e presidi delle forze dell’ordine.

Il Messaggero, Mercoledì 18 Maggio 2016

Roma, ai Parioli la villa confiscata al boss del tabacco diventa casa famiglia per disabili

di Michele Galvani

Da un lussuoso appartamento ai Parioli, la cupola del contrabbando di tabacco controllava i suoi affari nella Capitale: 245 metri quadri in via Adelaide Ristori 30, da dove Gennaro Perrella, napoletano, considerato esponente di spicco di un’organizzazione internazionale che faceva affari milionari con le “bionde”, piazzava la merce nel cuore di Roma. La casa, comprensiva di un box di 18 metri quadri, fa parte del pacchetto dei beni confiscati alla mafia (nel caso specifico è il Decreto Agenzia del Demanio n. 35803/2007) e in queste ore è tornato a disposizione del II Municipio. Il piano adesso è quello di farne una casa famiglia per disabili. Servono i tempi tecnici per la realizzazione del progetto, ma l’iter è avviato. Tutto parte nel dicembre 2014 quando il superlatitante del contrabbando, il 53enne Michele Antonio Varano, originario di Catanzaro, considerato uno dei 10 ricercati più pericolosi d’Italia, si costituisce nel carcere di Marassi, a Genova.

IL SEQUESTRO
La rete di contrabbandieri viene individuata dai finanzieri del Servizio centrale sulla criminalità organizzata di Roma e del Gico di Venezia, sotto la regia della procura della repubblica di Genova, a seguito del sequestro di oltre otto tonnellate di sigarette del valore complessivo superiore al milione e 250mila euro che viaggiavano a bordo di diversi container. Dall’inchiesta emerge una sorta di piramide, fatta di intermediari, importatori, grandi trafficanti. Sono una decina: tra questi, c’è appunto Gennaro Perrella, che di base vivrebbe a Cipro ma poi a Roma cura la parte cospicua dei suoi affari. Secondo la Procura, Perrella dispone di una flotta di navi traghetto pronta a entrare in azione quando si interrompono per causa di forza maggiore i canali di rifornimento classici. Scoperto il giro, l’appartamento è rimasto vuoto. Da qui l’interesse del Municipio. «Un avvenimento che abbiamo fortemente voluto manifestando, nel mese di marzo con una nota all’Ufficio Beni Confiscati e Sequestrati alla mafia, interesse ad utilizzare per fini istituzionali l’immobile», commenta il presidente del Municipio Giuseppe Gerace.

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