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Rita Pennarola, codirettrice del mensile ” La Voce delle Voci” gentilmente ci ha informati che dal 29 al 31 ottobre pp. vv. la Commissione Antimafia del Parlamento Europeo, presieduta da Sonia Alfano, sarà in Italia per avviare una serie di audizioni relative al problema del radicamento mafioso nel nostro Paese. Una luce, questa dell’intervento del Parlamento Europeo, che intravvediamo fuiori da quel tunnel buio nel quale si è cacciato il popolo italiano che ha eletto un Parlamento in parte composto da corrotti, da mafiosi e da pregiudicati. Quei corrotti, mafiosi e pregiudicati che hanno votato contro la richiesta di autorizzazione all’arresto di Cosentino e di altri; quei corrotti, mafiosi e pregiudicati che tentano ogni giorno di indebolire la legislazione che consente di combattere i criminali, privando magistratura e forze dell’ordine degli strumenti minimi per contrastare il crimine; quei corrotti, mafiosi e pregiudicati che stanno consegnbando il Paese nelle mani della criminalità. Non siamo avvezzi alle generalizzazioni e non vogliamo criminalizzare tutto e tutti, ma non possiamo sottacere la timidezza, le titutabanze, le incertezze, le fragilità, talvolta le indeterminatezze di quell’altra parte del Parlamento e della classe politica che non possiamo definire corrotta e mafiosa. ” No, sì, però… la mafia non c’è, sì c’è, però… ” ci sentiamo rispondere da taluni sindaci, parlamentari, esponenti politici che incontriamo per l’Italia durante i nostri convegni, le nostre attività. Mai un SI’ deciso, determinato: ” la mafia c’è e vogliamo combatterla insieme a voi”. Ma il problema, purtroppo, oltre alla politica, riguarda anche alcune frange della Magistratura che restano inerti di fronte alla realtà drammatica nella quale ci troviamo. Ieri sera, al convegno a Cassino, al quale hanno partecipato magistrati delle DDA di ROma e di Napoli, oltre che un Presidente di Sezione della Suprema Corte di Cassazione, il Procuratore Capo della Repubblica di Cassino, benché invitato, non ha partecipato né ha mandato un suo sostituto. Un comportamento inspiegabile, oltre che ingiustificabile, che segnaliamo al Ministro della Giustizia Severino, al Capo dello Stato-nella sua veste anche di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura- al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Pisanu e, appunto a Sonia Alfano quale Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.. E’ inutile che manteniamo in piedi certe Procure e certi Uffici giudiziari con costi notevoli che sopportiamo noi tutti cittadini, se, poi, questi non fanno niente o poco, peraltro in zone di frontiera qual’è appunto Cassino, al confine fra Lazio e Campania, contro le mafie. Chiediamo ufficialmente al Ministro Severino di disporre un’ispezione presso la Procura di Cassino per vedere quali sono i “RISULTATI” del lavoro di questa Procura in materia di contrasto della criminalità organizzata. Se i RISULTATI non dovessero esserci, come noi sospettiamo, si chiuda quell’Ufficio o si cambino subito capi e sottocapi!!!

MAFIA, DELEGAZIONE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA EUROPEA IN ITALIA DAL 29 AL 31 OTTOBRE SONIA ALFANO: “L’UE NON DEVE SOTTOVALUTARE LA MINACCIA MAFIOSA”


26 OTTOBRE 2012 – Dal 29 al 31 ottobre prossimi una delegazione della Commissione CRIM del Parlamento Europeo (sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro) sarà in Italia, per una serie di incontri e audizioni con le autorità investigative e giudiziarie italiane. Nel corso della visita, la delegazione, composta da 12 deputati, audirà, a Milano, Palermo e Roma, numerosi esperti nel contrasto alle mafie: magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e rappresentanti del governo e della società civile, testimoni di giustizia e familiari delle vittime. I lavori cominceranno presso gli uffici del Parlamento Europeo di Milano, il 29 ottobre. Durante questa sessione si parlerà della presenza delle mafie in Lombardia e nelle regioni del Nord Italia. La visita proseguirà il 30 a Palermo, nell’Aula Magna della Corte d’Appello. Al centro delle audizioni la mafia in Sicilia, i suoi rapporti con la politica e la pubblica amministrazione e le sue proiezioni negli altri paesi europei. Durante questa sessione di lavoro saranno inoltre auditi alcuni testimoni di giustizia e alcuni familiari delle vittime di mafia. La delegazione si sposterà poi a Corleone, dove incontrerà il responsabile di Libera Sicilia, per discutere del riutilizzo ai fini sociali dei beni confiscati alla mafia. Infine, i lavori si trasferiranno il 31 a Roma, negli uffici del Parlamento Europeo, dove si parlerà di criminalità, corruzione e riciclaggio di denaro sporco in Italia e in Europa. L’ultima sessione di lavoro, alla Camera dei Deputati, prevede una riunione congiunta delle due Commissioni Antimafia, italiana ed europea, co-presieduta dai rispettivi presidenti, Giuseppe Pisanu e Sonia Alfano. “La sfida al crimine organizzato di stampo mafioso da parte dell’Unione Europea – spiega Sonia Alfanoè cominciata un anno fa con l’approvazione da parte del Parlamento Europeo del rapporto sulle mafie in Europa e deve proseguire adesso con la massima attenzione e il massimo impegno. Per decenni – prosegue – nel nord Italia c’è stata una grave e pericolosa sottovalutazione del radicamento della criminalità organizzata sul territorio. Oggi ne stiamo vedendo i risultati. L’Europa rischia di commettere lo stesso errore. Per questo – sottolinea l’eurodeputata e presidente della CRIM – è indispensabile proseguire nell’ascolto dei massimi esperti di contrasto al crimine organizzato e arrivare, nel minor tempo possibile, alla stesura ed approvazione di un testo unico che fornisca a tutti gli Stati membri dell’Unione gli strumenti migliori per prevenire e reprimere la minaccia del crimine organizzato transnazionale e mafioso. Questo – conclude – è il nostro obiettivo primario”. Le audizioni saranno pubbliche.


N.B. Si allegano: lista dei partecipanti e programma completo delle tre giornate

LISTA DEI PARTECIPANTI

PROGRAMMA COMPLETO