NON ILLUDIAMOCI CHE CON LA RIPRESA DEI
LAVORI DA PARTE DELLA COMMISSIONE
CENTRALE EX ART.10 SIANO RISOLTI TUTTI I
PROBLEMI CHE RIGUARDANO I TESTIMONI ED
I COLLABORATORI DI GIUSTIZIA!!!
Devi andare a ritirare un Premio quale riconoscimento per
il tuo alto impegno in difesa della Giustizia e dello Stato di
diritto?
“No, non è possibile perché non abbiamo uomini per
assicurarti la protezione e non ti autorizziamo ad andare da
solo per l’alto livello di pericolosità che ti riguarda”.
Senti il bisogno di rivedere tuo figlio o tua figlia dopo tanti
mesi che non li vedi?
“No, non ti possiamo accompagnare perché non abbiamo
uomini per farti scortare”.
Devi accompagnare un figliolo a sottoporsi ad una visita
medica urgente?
“Devi aspettare perché non abbiamo uomini e mezzi
disponibili”
“NO”, “NO”, “NO”, “NO”, una serie interminabile di “NO”
che ti vengono snocciolati sotto il naso di fronte ad ogni tua
richiesta.
E di fronte ad ogni tua esigenza.
Una vita disumana, fatta di privazioni e di umiliazioni che ti
tolgono il respiro e ti costringono ad uno stato di
prostrazioni che ti creano dei sensi di colpa che
attentano, alla fine, perfino alla tua salute mentale.
C’è un problema grosso come il Monte Rosa che va
affrontato e risolto.
Uno fra tanti.
Ma urgente, perché ne va della vita di centinaia e migliaia
di persone che, anzicché umiliarle come avviene spesso
oggi, lo Stato dovrebbe, al contrario, gratificare ed esaltare in
ogni momento.
Non si può continuare ad affidare la tutela della loro vita
fisica e psichica ad ufficialetti e funzionari di prima nomina
e di scarsa sensibilità sociale che pensano solo al
“servizio”, al funzionamento della Compagnia o del
Commissariato al loro comando, a non avere noie dai
“rompicoglioni” quali potrebbero essere considerati da
taluni i Testimoni e i Collaboratori di Giustizia in questo
Stato che, al contrario, dovrebbe baciare i loro piedi.
Ricordate il “rompicoglioni” di Scajola nei riguardi di
Biaggi?
Ecco, quello è il clima nel quale sembrano vivere molti
Testimoni e Collaboratori.
Un clima che porta, poi, alla morte, come appunto nel caso
di Biaggi.
E, poi, si parla di lotta alle mafie, di contrasto alla criminalità
e di tante pinzillacchere che servono a cloroformizzare –
stavamo per scrivere ” a prendere per il c… ” l’opinione
pubblica ignorante ed insensibile.
E’ tutto il Sistema di protezione che va rivisitato e cambiato
con la creazione a livello di ogni presidio di
polizia, decentrato, non centralizzato com’è ora e dotato di
uomini e mezzi per far fronte alle esigenze che il servizio
esige, di un nucleo NOP di personale specializzato.
E’ uno dei tanti problemi che vanno risolti, ma il più
urgente, subito dopo quello che riguarda la materia
economica.
La battaglia continua e deve continuare con sempre
maggiore determinazione perché, considerato lo scarso
livello di sensibilità di questa classe politica che ci governa
(non dimentichiamo che ci sono voluti mesi di
proteste, manifestazioni, interrogazioni
parlamentari, pressioni varie ecc. per indurre Alfano – e
Renzi – a far rilasciare la delega a Bubbico), c’è poco da
restare tranquilli.
E, a questo punto, c’è da lottare ancora per fare in modo che
la Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta dalla
Bindi, assolva ad un ruolo determinante di propulsione e di
vigilanza che non sempre ha assolto in passato.