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Riforma giustizia, i magistrati si scagliano contro il governo: non si abolisca l’abuso d’ufficio

AMDuemila 17 Giugno 2023

Il pm che fece condannare Berlusconi: Abolire il reato significa lasciare i cittadini senza difese di fronte ad azioni illegittime di amministratori pubblici”

Molti magistrati si stanno ribellando in queste ore contro la “schiforma” della Giustizia proposta dal Guardasigilli Carlo Nordio ed approvata in CDM che prevede un bavaglio alla stampa con lo stop a riferire di intercettazioni se queste non sono contenute espressamente negli atti dei giudici e la privazione dei pm del diritto di presentare appello se perdono il processo. Il magistrato Alfredo Robledo, pm alla procura di Milano nel processo che si concluse con la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale si è espresso largamente a difesa della normativa riguardante l’abuso d’ufficio che, semmai, andrebbe modificata e non abrogata.
L’abuso d’ufficio ora è regolato in maniera macchinosa e poco efficace. Ma il principio resta una salvaguardia essenziale per i cittadini davanti a possibili comportamenti illegali della pubblica amministrazione”, ha affermato Robledo a Il Fatto Quotidiano. “È una norma a tutela dei cittadini. Potrebbe essere utile modificarlo per renderlo più chiaro, ma abolirlo significa lasciare i cittadini senza una difesa di fronte alle azioni illegittime degli amministratori pubblici”.


E riguardo alla riduzione della possibilità di pubblicare le intercettazioni, prevista nella nascitura “riforma Berlusconi”, Robledo ha commentato: “Io sono sempre per la libertà di stampa, purché non metta in pericolo le indagini. Va tutelata e garantita la possibilità che si formi una libera opinione pubblica, dunque io lascerei il compito di regolare la pubblicazione di notizie giudiziarie alla professionalità degli addetti all’informazione”. Mentre rispetto all’ultima proposta di riforma con cui si intende abolire l’appello dopo un’assoluzione in primo grado, per il magistrato “questo andrebbe bene in un sistema accusatorio nel quale il verdetto non è motivato. Ma nel nostro sistema c’è l’obbligo di motivare le sentenze. Dunque va lasciata la possibilità d’appello, perché non è detto che la prima sentenza sia giusta”.

Le parole del procuratore aggiunto di Roma
Anche il procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini, esponente di Area, ha criticato la riforma promossa dal Guardasigilli. “Questa riforma tradisce un approccio ideologico, tanto più deludente perché arriva da un ministro ex magistrato“, ha affermato in un’intervista a La Stampa il magistrato. “Il ministro continua ad agire con lo spirito del brillante polemista, anziché di chi deve risolvere i veri problemi della giustizia“, attacca l’ex componente del Csm. Cancellare il reato di abuso d’ufficio “significa ridefinire il rapporto tra autorità e cittadini, con un significato allarmante – ha detto -. Si legittimano il sopruso, la prevaricazione, l’arroganza chi ha potere di fare un favore all’amico e infliggere una ritorsione al nemico“. I cittadini “continueranno a inondarci di denunce, e qualche accertamento andrà pur sempre fatto“, avverte il magistrato. Contro l’ampio numero di denunce, “la soluzione non è rendere leciti abusi odiosi“.

Anche Eugenio Albamonte, segretario di Area ed ex presidente dell’Anm, ha bocciato la riforma Nordio. “Il ministro – ha denunciato in un’intervista al Corriere – ha impresso un’accelerata precipitosa per celebrare la scomparsa di Silvio Berlusconi, dimenticando l’impegno a interloquire con i magistrati“. Con la stretta sulle intercettazioni, ha commentato, “si impedisce agli organi di informazione di svolgere il loro doppio ruolo di informare l’opinione pubblica e di essere il cane da guardia del potere nell’esercizio delle sue funzioni“. “Questo – ha aggiunto – è l’unico obiettivo evidente del doppio divieto di inserire il nome di terze persone negli atti“. “La corsa al gossip – ha spiegato il magistrato – era già stata limitata dalla riforma Orlando. Infatti il garante della privacy, in commissione Giustizia al Senato, solo pochi mesi fa, ha dichiarato di non aver registrato alcun caso di pubblicazione di intercettazione relative a terze persone“.

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fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/306-giustizia/96023-riforma-giustizia-i-magistrati-si-scagliano-contro-il-governo-non-si-abolisca-l-abuso-d-ufficio.html