RIFIUTI, ESTORSIONI E BELFORTE. MARCIANISE. IL NOME. Condannato per l’intestazione fittizia di beni di Pino Buttone, incassa l’indulto e viene scarcerato
L’uomo è stato difeso dagli avvocati Rosario Avenia e Angelo Raucci
MARCIANISE – Lo scorso 5 febbraio gli agenti della Polizia di Stato di Caserta eseguirono un provvedimento cautelare restrittivo emesso nei confronti di Tommaso Valentino 60enne, di Marcianise, disposto dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, in quanto l’uomo doveva espiare la pena definitiva di 5 anni di reclusione per riciclaggio e intestazione fittizia di beni, avendo, secondo gli inquirenti, compiuto operazioni tali da ostacolare l’ identificazione della provenienza di somme di denaro, provento, della attività illecita di Giuseppe Buttone nel settore delle estorsioni e del traffico di rifiuti per conto del clan camorristico Belforte di Marcianise.
A seguito dell’istanza difensiva presentata dagli avvocati Angelo Raucci e Rosario Avenia,il giudice di esecuzione della Corte di Appello di Napoli ha modificato la data di commissione del reato e ha concesso l’indulto a Tommaso Valentino.Quest’ultimo, beneficiando, della decisione della procura generale di rettificare, su istanza della difesa, da 5 a 2 anni, la pena, è riuscito ad incassare la sospensione dell’ordine di esecuzione del provvedimento cautelare. Dunque è tornato libero, essendo stato scarcerato dal penitenziario di Santa Maria Capua Vetere dove era recluso.
PUBBLICATO IL: 26 maggio 2016 ALLE ORE 19:08
fonte:www.casertace.net