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Richiesta di istituzione di una commissione per l’accesso ai documenti amministrativi

Ardea, 30 novembre 2005

Al Prefetto di Roma
Dr Achille Serra
Sede

Oggetto: Comune di Ardea – Incontro del 30 novembre 2005 con i Consiglieri comunali di opposizione e i partiti e liste del centrosinistra.

Richiesta di istituzione di una COMMISSIONE PER L’ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI

In occasione dell’incontro sopra indicato si allega una relazione informativa che si formula con l’intenzione di informarLa sull’andamento della gestione della cosa pubblica ad Ardea, anche in relazione alle recenti notizie circa infiltrazioni malavitose nel litorale a sud di Roma. A nostro parere l’istituzione di una COMMISSIONE PER L’ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI si rende indispensabile per ricondurre la gestione della macchina amministrativa su un binario di legalità e di rispetto delle norme. La evidente incapacità dell’attuale amministrazione di spezzare gli equilibri nefasti raggiunti tra affari e politica ad Ardea e nel litorale a sud di Roma (come più volte dichiarato anche dallo stesso sindaco Eufemi) e l’inadeguatezza qualitativa e numerica della struttura amministrativa rendono indispensabili segnali concreti dello Stato che di fronte alla minaccia di infiltrazioni mafiose non si può fermare a proclamazioni, ad atti simbolici o di facciata.

Le dichiarazioni del Procuratore del Tribunale di Velletri Dr. Silvano Mazzetti apparse sul più importante quotidiano nazionale a margine dello scioglimento del consiglio comunale di Nettuno sulla “pesantissima situazione collegata alla accertata presenza della ndrangheta ad Ardea”, non ci meravigliano più di tanto avendo sempre denunciato, in ogni luogo ed in ogni occasione, l’esistenza di un diffuso malaffare nel territorio che si è potuto sviluppare con la connivenza di personaggi più o meno palesemente collegati alla pubblica amministrazione. Ardea è un comune che basa prevalentemente in modo diretto e indiretto la sua economia sull’edilizia, settore in cui notoriamente la malavita e il riciclaggio individuano possibilità di investimenti. La struttura amministrativa nel settore presenta indubbiamente delle fragilità: ufficio tecnico inadeguato alle esigenze del territorio, personale costituito nella quasi totalità da collaboratori occasionali e a contratto a tempo determinato, mancanza di una continuità gestionale causata dall’assenza di un dirigente di ruolo, strumenti urbanistici di dubbia legittimità (PPA sospeso dalla Regione Lazio e invece applicato dal Comune, perimetrazioni dei nuclei abusivi non definite, PRG obsoleto, PUA rimpallato tra Regione e Comune, proprietà comunali non acquisite al patrimonio, costruzione di edifici pubblici su terreni non di proprietà comunale che precostituiscono condizioni di contenziosi e danni a carico dell’amministrazione pubblica, gestione poco attenta dei servizi di depurazione, rete idrica, gas metano e raccolta RSU).

I Consigli comunali si svolgono costantemente all’insegna della confusione e prevaricazione. L’episodio più recente e di assoluta gravità è avvenuto nel corso del Consiglio comunale del 14 ottobre 2005. La seduta, preceduta dall’aggressione di un giornalista da parte di un consigliere comunale, si è svolta in un clima tesissimo. Come avranno di certo relazionato le forze dell’ordine presenti in sala, con fare intimidatorio oltre che offensivo il consigliere Luca Fanco si è rivolto ripetutamente nei confronti di alcuni consiglieri di opposizione cercando di impedire loro di intervenire e svolgere il ruolo che compete loro. Il Sindaco, nell’occasione, mostrò assai scarso senso delle istituzioni intervenendo demagogicamente e di fatto fomentando ulteriormente il già infuocato clima. Il Presidente del Consiglio d’altra parte, ancora una volta nell’occasione dimostrò la sua incapacità di dirigere con imparzialità i lavori delle adunanze. Riferiamo sull’episodio, tutt’altro che marginale ed isolato, in quanto segnale di una progressiva degenerazione della gestione della Pubblica Amministrazione ad Ardea. Inoltre si riferisce che alle numerose interrogazioni presentate per iscritto, tranne qualche sporadica e sommaria risposta verbale del Sindaco nel corso del dibattito, non si è ottenuta mai una risposta peraltro richiesta e rinnovata, soprattutto per questioni di assoluta rilevanza. Si sottolinea che nonostante queste condizioni l’opposizione si è sempre mostrata attiva e concreta: ha richiesto consigli comunali, ha partecipato alle Commissioni, ha proposto delibere e mozioni, ha formulato emendamenti al bilancio e in molte occasioni in cui la maggioranza non era tutta presente in aula con senso di responsabilità ha anche tenuto il numero legale. Il Consiglio comunale ha potuto così votare alcuni provvedimenti di notevole interesse pubblico. Si osserva il dispregio delle norme e si ritiene grave inoltre che il Consiglio Comunale sia espropriato della funzione di indirizzo, chiaramente definita nell’attuale quadro normativo. In questo panorama i consiglieri sono oggetto di missive anonime e di segnalazioni inquietanti di cui si allega una copia recentemente pervenuta ai capigruppo (all 1) a firma di una sedicente ditta I. L. S. E. F. srl. Tale clima ha costretto persino il presidente della Commissione Trasparenza (Tonino Abate) a rimettere le proprie dimissioni (all 2).

Il Suo autorevole intervento con le modalità indicate in oggetto è richiesto al fine di richiamare al rispetto delle istituzioni ma anche ad essere monito per quelle logiche degenerative che stanno inquinando la città e il litorale e che, se non fermate in tempo, sono inevitabilmente destinate a prevalere. La conduzione dell’attuale amministrazione a distanza di oltre un anno dal suo insediamento non si è caratterizzata attraverso atti di discontinuità con quelle precedenti tanto che annovera nella Giunta passati amministratori ed è arrivata ad affidare il delicato incarico di Direttore Generale al già sindaco Mariano Amici. Si sottolinea che lo stesso non possedeva i requisiti di competenza tecnica previsti dal regolamento approvato dal Commissario Straordinario Dr. ssa Basilone, regolamento modificato dalla Giunta Eufemi.

Il ricorso costante all’’effetto annuncio’ del Sindaco senza l’attuazione dei necessari e concreti atti amministrativi sta indebolendo la già fragile vita partecipativa cittadina. Si ritiene dunque nefasto il ricorso solo formale all’attivazione di organismi quali ‘Osservatori’, ‘Task Force’, ‘Pull’ o ‘Sportelli’ al solo scopo di ottenere l’attenzione dei media, mentre il territorio rimane nella sostanza fuori controllo. Ad esempio a proposito dell’abusivismo si allega copia del periodico cittadino ‘Informare’ (all 3) che alla pag. 36 riporta un eloquente vigolettato del Sindaco da cui si evince che all’annuncio della ‘tolleranza zero’ di gennaio verso l’abusivismo non è seguito ancora alcuna azione conseguente e infatti capannoni abusivi oltre che abitazioni sorgono indisturbati anche lungo la trafficata Via Laurentina.

Urbanistica

Non tutti gli strumenti urbanistici sono definitivamente approvati e non vi è certezza del diritto nel settore. A ciò si aggiunga la frequente personalistica interpretazione delle norme per spiegare come sia possibile che vengano rilasciate regolari concessioni edilizie per enormi edifici in palese contrasto con l’habitat circostante. Già il 12 novembre 1997 l’allora Commissaria Straordinaria dr. ssa Rosa Magini Badalì denunciò pesanti irregolarità alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Non si ritiene del tutto inutile effettuare delle verifiche sulle ditte che hanno ottenuto le concessioni edilizie e se sussistono legami tra queste e taluni consiglieri comunali.

Ufficio tecnico

L’ufficio non offre le necessarie garanzie di efficienza e i cittadini che hanno bisogno di definire le loro pratiche (sanatorie, uso civico, concessioni di carattere ordinario, certificazioni varie) non ricevono risposte chiare e per definire anche la più semplice pratica sono costretti ad infiniti ‘pellegrinaggi’, non è infrequente il rilascio di certificazioni contraddittorie. Le pressioni cui tale struttura nel suo insieme è sottoposta sono intollerabili al punto che nello scorso mese di luglio l’allora Dirigente fu costretto a rassegnare le dimissioni (all 4 lettera dimissioni dell’Arch. Aristodemo Pellico)

Acqua, fogne, depurazione, metanizzazione, cimitero, raccolta rifiuti solidi urbani

Le modalità attraverso cui la concessionaria del Comune per la gestione del servizio idrico e di depurazione ha operato sono state discutibili. A distanza di quindici anni, periodo in cui la Clorifati prima e l’Idrica e Italcogim poi, hanno avuto la responsabilità della realizzazione del sistema idrico e fognario si registra il permanere di una situazione drammatica: le reti idriche e fognarie non sono completate e il ciclo della depurazione non è garantito. Rimangono esclusi sia dall’acquedotto che dalla depurazione interi comprensori e alcuni quartieri centrali (ad esempio Nuova California e Nuova Florida) non sono ancora raggiunti completamente da questi elementari servizi. La Idrica stessa nella sua relazione annuale dichiara che il 50% circa dei residenti non è servito dall’acquedotto, situazione che costringe le famiglie a lunghe file alle (poche) fontanelle publiche e a ricorrere ai pozzi privati. Reiterate e pesanti segnalazioni dei cittadini e dei consiglieri circa disservizi (inspiegabili allacci ad abitazioni in costruzione ed inspiegabili esclusioni dall’allaccio alle reti di case già abitate da tempo e che hanno presentato regolari richieste, mancato ripristino del manto stradale, richieste esose per allacci caratterizzate oltretutto da differenti trattamenti da famiglia a famiglia, mancato regolare pagamento dell’acqua alla Regione e invece regolare incasso delle bollette pagate dai cittadini) non hanno prodotto alcun esito. Oggi il Sindaco Eufemi ha comunicato la cessazione anticipata della convenzione alla Idrica al 31/12/2006, ma non ha posto in essere alcun atto a tutela dell’Amministrazione tra l’altro tale comunicazione non è stata preceduta da un pronunciamento del consiglio comunale; addirittura si fa presente che un odg presentato dalle opposizioni nel corso del consiglio comunale del 28/9/2005 per la messa in mora della Idrica fu respinto dalla maggioranza e dal indaco stesso. Vediamo con preoccupazione profilarsi il rischio dell’ennesimo contenzioso che si potrebbe risolvere in grave danno economico del Comune, come sta avvenendo per la questione del Cimitero (lodo di recente risoltosi a danno delle casse comunali per circa 1 milione e 700mila Euro, storia amministrativa ‘esemplare’ che senza ricorso a bandi e regolari aste pubbliche, con un disinvolto affidamento alla ditta COSEV con un appalto in concessione della costruzione e vendita dei loculi e delle tombe lascia al comune tombe allagate e problemi con i cittadini che le hanno pagate decine di milioni). Agli stessi anni in cui era sindaco il Dr. Mariano Amici risale il contenzioso CMB per il metano che vede anche lì il comune soccombere. L’appalto della raccolta dei RSU è in scadenza a fine anno e non si ha notizia di emissione di bandi. Il regime di proroga è una costante del comune di Ardea per la gestione di tale servizio, ma non è tollerabile mantenere la gestione alla ditta che offre una pessima qualità del servizio abbinata ad un costo in costante crescita. Infatti l’aumento della tariffa già deliberato dalla Commissaria Straodinaria dr. sssa Basilone non è più sufficiente a coprire il costo lievitato del conferimento che ha richiesto una recente modifica di bilancio per soddisfare le fatture.

Magra soddisfazione costituisce oggi per l’opposizione di centrosinistra sottolineare che tutte queste vicende erano state preannunciate negli anni. Oggi lanciamo un grido di allarme per la definizione del contratto con la Idrica che si profila debole in caso di necessità del Comune di doversi difendere in un eventuale giudizio, anche perché il sindaco stesso ha dichiarato ai capigruppo che non riesce ad ottenere dagli uffici carte a supporto delle eventuali ragioni del Comune. Fatto di cui non può non essere rimarcata tutta la gravità.

Scuole

L’esistenza dell’emergenza dell’edilizia scolastica (materne, elementari e medie) è stata sempre disconosciuta dall’amministrazione e il Sindaco è arrivato a negare lo stato di inadeguatezza dell’edilizia scolastica perfino al cospetto del Presidente della Camera Pierferdinando Casini che ricevette all’inizio dell’anno una delegazione di genitori. In realtà sono centinaia i bambini residenti dai tre anni in poi costretti a raggiungere comuni limitrofi per frequentare le scuole dell’obbligo e la materna a causa di carenza di aule ad Ardea. Il Sindaco in sede di Commissione consiliare (sedute richieste dai consiglieri di opposizione) ha ritenuto adeguata la programmazione triennale dell’edilizia scolastica della sua amministrazione (che peraltro nulla ha aggiunto ai piani delle amministrazioni precedenti) sulla base delle liste di attesa che, a suo dire, non esistono. In realtà sappiamo che le famiglie, assolutamente sfiduciate nei confronti delle istituzioni comunali, rinunciano addirittura a richiedere le iscrizioni ad Ardea e ciò è facilmente riscontrabile attraverso i dati ufficiali dell’Anagrafe relativamente ai bambini residenti. Accanto a tale inaudita sottovalutazione del problema si riscontra una conduzione eccessivamente disinvolta del settore:

  • Con atto unilaterale e tardivo la Giunta Municipale (delibera 141 del 27/10/2005, all 5) impone una retta mensile per le scuole materne paritarie, ben sapendo che le famiglie sono costrette ad iscrivere i piccoli alle scuole private convenzionate con il Comune a causa della minima disponibilità di strutture pubbliche. Tra l’altro la delibera di novembre impone effetto retroattivo poiché tale retta è richiesta a partire dall’inizio dell’anno scolastico;
  • Con atto unilaterale la Giunta (delibera 101 del 27/6/2005 all 6) approva un accordo bonario con la ditta fornitrice del servizio di mensa scolastica (Ati All Foods – Gemeaz – Cuisin) in base al quale si compensa un disservizio contestato alla ditta stessa transando con l’edificazione di aule. A parte le possibili considerazioni circa la temerarietà di un atto teso ad agevolare un insieme di ditte che operano in un settore così delicato, si osserva che non sono resi noti né quantificati ufficialmente i danni recati dalla ditta e conseguentemente non è verificabile se quanto stabilito è congruo e se risponde al reale interesse della città;
  • A tal proposito non risultano nemmeno predisposte ed apportate le conseguenti variazioni di bilancio e del piano delle OO. PP. ai fini dell’indispensabile approvazione da parte del consiglio comunale del progetto di massima;
  • Ignorata la richiesta delle opposizioni di dare precedenza alle gare per la costruzione di nuove aule, si sottolinea il ritardo con cui è stata aperta la nuova ala della scuola materna di S. Antonio e l’avvio di un nuovo plesso alla Nuova Florida

Gasdotto marino/terrestre

A prescindere da ogni considerazione sulla utilità di tale impianto sul territorio (opera per la quale comunque va ricordato che il consiglio comunale negli anni si è sempre espresso in modo contrario) e del relativo impatto sulla costa, si sottolinea che come risulta anche dalle interrogazioni presentate in consiglio in più occasioni (allegati 7 – 8 – 9) il Sindaco non ha mai dato concrete risposte soprattutto in ordine alla conformità dei lavori in corso di esecuzione con il progetto approvato dalle amministrazioni centrali che, è bene ricordare, è stato subordinato al suo rispetto pena decadenza. Va sottolineato a proposito della vicenda Gasdotto 1) che probabilmente i lavori di scavo del Fosso dell’Incastro hanno contribuito notevolmente ad acuire i danni provocati dai recenti avvenimenti alluvionali 2) che la gestione di una ipotetica convenzione con la Fiamma 2000 (mai portata all’attenzione del Consiglio comunale e invece esaminata dalla Giunta con delibera 133 del 29/9/2005 successivamente modificata, all 10) si presta a critiche di metodo e di merito con un uso politico distorto che vede il tacito assenso del Sindaco. Si allegano al proposito articoli (all 11), stralci del verbale del consiglio comunale del 14/10/2005 (all 12) e interrogazione del consigliere Bartolini (all 13).

Tutte le questioni riportate rappresentano solo alcuni degli elementi che dovrebbero essere oggetto di attenzione da parte degli uffici da Lei diretti. Per ovvi motivi di sintesi si limita l’esposizione, mentre si rimane a disposizione per ogni eventuale chiarimento o ulteriore informazione.

I Consiglieri comunali di Ardea

TIZIANA BARTOLINI
ANTONELLO MAGLIACCA
LUIGINO MASTRORILLI
VALTERE ROVIGLIONI
ANTONINO ABATE

I rappresentanti dei partiti del centrosinistra

AURELIO LO FAZIO (MARGHERITA, consigliere provinciale)
FRANCO LO RETO (SDI)
GIAMPIERO BOTTA (PRC)
GIOVANNELLA RICCOBONO, GIANCARLO DE ANGELIS (DS)
OSCAR ZAZZA (ITALIA DEI VALORI)
MAURO GUADALAXARA, DOMENICO MESSINA (VERDI)