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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nobile nota inviataci dall’amico Testimone di Giustizia Luigi Coppola che ringraziamo con tutto il cuore per il suo coraggio ed il suo alto senso civico

Bisogna alzare la guardia contro i clan che non sono affatto distrutti. Infatti bombe carta ai negozi e duplici omicidi sono un segnale inequivocabile che la camorra c’é, è attiva e si fa sentire. Purtroppo questo schifo di persone che credono di poter comandare interi paesi debbono capire che la loro è una vita di merda e che la maggior parte di loro non arrivano a 30 anni. Che senso ha far credere di essere leoni per poi morire come topi?
Dalle bombe carta ai danni di negozianti del centro pompeano al duplice omicidio al confine tra Pompei e Torre Annunziata

Da un gesto estorsivo ad un gesto punitivo poco cambia, questa e la realtà. La camorra sta alzando il tiro?

Oppure e’ meglio dire che in queste zone in realta nulla e’ cambiato sul versante criminale.
Una Pompei che sembra una citta diversa dai paesi limitrofi in realta’ non lo e’.
Infatti lo dimostrano le 2 bombe carta esplose in due diversi negozi (tipico atto di racket estorsivo)

Il duplice omicidio dei fratelli Scognamiglio, poi, prova che gli equilibri della criminalità sono saltati ed e’ l’inizio di una guerra che segnera’ ancora di piu’ queste gia martoriate zone devastate già da una politica assente e molto spesso connivente se non addirittura complice di sodalizi criminali.
Da parte di una persona come me che ha avvertito il dovere morale e civico di denunciare la camorra non può che partire l’esortazione a chi subisce il racket a denunciare, se non altro per poter camminare a testa alta
Mentre per gli omicidi mi auguro che le istituzioni mettano in campo quanto necessario per interrompere la spirale di violenza perpetrata vigliaccamente da persone prive di ogni valore umano che meritano il massimo delle pena da parte della Giustizia.
Ciò anche per ridare quella fiducia nello Stato che la gran parte di noi cittadini abbiamo perso.

Luigi Coppola
Testimone di giustizia