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Riceviamo e pubblichiamo questa nota sul cui contenuto chiediamo che venga aperta un’inchiesta per verificarne la fondatezza o meno.

Spettabile Associazione Antonino Caponnetto

Ventotene: ….solo musica e parole.

La morte delle due ragazze avvenuta sulla “spiaggia” di cala Rossano a Ventotene, sembrerebbe la famosa goccia che ha fatto traboccare il famoso vaso,

Quel vaso, che dalla morte di Beniamino Verde, giorno dopo giorno si stava riempiendo.

Si, da quel giorno…………., in quanto, non per elogiare, come è stato già fatto, le gesta del vecchio sindaco, ma quella Ventotene era certo migliore di quella di oggi, anche se i problemi non mancavano o forse erano nascosti meglio.

Certamente, la morte delle due ragazze ha portato alla luce un grande problema non solo isolano, ma nazionale, quello dell’abusivismo edilizio.

Dell’abusivismo edilizio in Italia se ne parla solo quando avviene una catastrofe, un terremoto un alluvione, una frana e comunque quando ” ci è scappata il morto”.

Allora, ecco che la stampa e nostri politici si lanciano in focosi dibattiti, < ….li non si doveva costruire, …….li era pericolante, ……..li il terreno è friabile, …….li ….ecc ecc………. li esistono i vincoli>.

Si, vincoli, previsti anche a Ventotene, Riserva Marina e Terrestre, dove non esiste un piano regolatore ma, è vigore il piano di fabbricazione, in base al quale oggi sarebbe difficile anche dare il bianco alla propria abitazione.

Da quando Ventotene è diventata famosa ed è stata scelta da tanti per le proprie vacanze in virtù di quel fascino “selvaggio ed incontaminato” che la contraddistingueva, l’abusivismo edilizio ha preso possesso del territorio anche grazie a chi doveva controllare e non l’ha fatto.

I motivi per i quali non sono intervenuti?

Semplice, la differenza la fanno quei voti di scambio che, come avviene sulla Terra Ferma , anche qui a Ventotene contano molto.

Si coalizzano, si creano alleanze e così prima e dopo il voto, si gettano le basi per appalti pubblici, per il trasporto del materiale ecc ecc…e con “velate minacce” si fa presente che in cambio del voto si può sempre chiudere un occhio.

Secondo il piano di fabbricazione a Ventotene è permessa solo la manutenzione ordinaria e straordinaria ma, con semplici domande o progetti che recano la firma di persone vicine all’Ufficio Tecnico Comunale, si ottengono i permessi, anche Regionali e della Sovraintendenza delle Belle Arti.

Questi permessi, o autorizzazioni, sono stati dati solo ed esclusivamente a persone vicine all’amministrazione, e tutto è verificabile come il caso di un terreno appartenente ad un amministratore, che con una variante al Piano è stato reso edificabile.

L’amministratore è anche un impresario edile e gode della fiducia di persone importanti sull’isola.

Lo stesso ha poi deciso di costruire una discoteca (o alla fine saranno appartamenti da affittare?) contribuendo ad incrementare la cubatura esistente sull’Isola di Ventotene, che teoricamente è terminata con la costruzione di un albergo in zona “B”. (in via Olivi?).

Per costruire si utilizza poi l’escamotage dell’igienico sanitario, ma gli immobili vengono ampliati il più delle volte per un volume superiore a quello previsto in questi casi (20% della cubatura esistente), ad esempio come è successo in pieno centro storico, proprio di fronte al Municipio? In altri casi le unità già presenti sono state divise (nella realtà e non certo sulla carta) e questo sempre nel centro storico, in via Muraglione, in piazza Castello, in via Luigi Jacono, ecc ecc…, senza tralasciare quello che avviene in campagna.

Un’altra strada è quella di richiedere il ripristino di immobili preesistenti ormai rovinati dal tempo e dalle intemperie, ma i risultati che si sono visti in località Pozzillo (terreno di proprietà di parenti dell’amministrazione), in località Fontanelle, in via Parata Grande e a Punta dell’Arco dove si è addirittura scavato nella roccia e nel sottosuolo (almeno lì sono scattati i sequestri) non possono certo essere definiti ripristini.

Si, l’edilizia sfrenata è un dramma, l’abusivismo edilizio è una tragedia, a Ventotene come nel resto d’Italia; poi ci sono i lavori pubblici, dall’acquedotto al depuratore, dalle strade alla manutenzione degli immobili, un vero bisness, capace di attrarre sull’Isola anche imprese vicine alla Camorra.

Lavori eseguiti, a volte solo iniziati, ma la qualità delle opere eseguite fa pensar male e solo per far un esempio basta ricordare i lavori eseguiti al depuratore, che continua a far refluire nelle acque dell’Isola escrementi umani.

Forse non basta mettere i sigilli e denunciare, ma occorrerebbe arrivare fino alla fonte, a chi rilascia questi permessi, anche in Regione, visto che una sentenza della Suprema Corte dichiara che a Ventotene non si può più costruire.

Eppure l’isola ha ricevuto la bandiera Blu……mah?.

Ma forse in tutto questo buio e questa incertezza, oggi si intravede il bagliore di una nuova alba, grazie a quello che chiamano lo “SCERIFFO”, ossia il nuovo Comandante della Stazione Carabinieri di Ventotene.

Da quando è arrivato sull’Isola, ogni giorno cerca di ricordare che le regole vanno rispettate pur se qui molti fanno finta di non conoscerle.

Da quando è arrivato finalmente ci sono posti di blocco, le persone si ricordano di utilizzare la cintura quando sono in macchina, o di mettere casco sulla moto, vengono effettuate ispezioni sui cantieri sia per verificare la regolarità delle assunzioni sia perché sia rispettata la sicurezza, sono stati avviati i sequestri per abusivismo ecc.ecc

Da quando è arrivato, viene anche controllato il materiale, soprattutto edile, che sbarca con la motonave, ma occorre precisare che da quanto è in servizio ne sbarca molto ma molto meno.

Da quando è arrivato…….

Sì, da quando il Comandante ha preso servizio, si conoscono molte più regole, pur se ancora molti nodi devono venire al pettine dagli scontrini fiscali, agli affitti in nero, dalla gestione estiva della spiaggia ai lavoratori stagionali, ai tanti stranieri che non si sa se siano più o meno in regola.

E che dire del proliferare di fantomatiche Aziende Agricole i cui prodotti un po’ troppo artigianali dovrebbero forse essere sottoposti a maggiori controlli.

A pensare male si fa peccato……ma a volte …………

Non vogliamo mettere benzina sul fuoco, o come si dice qui, “mettere carne a cuocere” ma quello che ci stiamo chiedendo è perché da quando c’è il nuovo Comandante le cose stanno iniziando a funzionare?

Certo abbiamo trovato finalmente un uomo che crede nella sua missione e non ha paura di compiere ogni giorno il proprio dovere.

Allora forza, visto che le cose stanno prendendo la rotta giusta, per poter portare a termine l’operato del Comandante, chiediamo rinforzi per la Stazione Carabinieri, al Comando di Roma, per far ritornare l’Isola di Ventotene il fior all’ occhiello del Mediterraneo.

E speriamo che tutto questo non rimanga solo …….musica e parole.