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Riceveva soldi e regali dal clan Polverino in cambio di soffiate, arrestato un carabiniere

IL PROVVEDIMENTO
Riceveva soldi e regali dal clan Polverino in cambio di soffiate, arrestato un carabiniere
Secondo l’accusa, il militare avrebbe inoltre avvertito una detenuta agli arresti domiciliari, che di lì a poco si sarebbe dovuto recare presso la sua abitazione per un controllo

di Matteo Giuliani

Giovedì 2 Giugno 2016

MARANO. I carabinieri hanno eseguito oggi una serie di misure cautelari, fra le quali una nei riguardi del carabiniere Angelo Cantone accusato di aver passato, in cambio di soldi e regali, notizie riservate ad Angelo Di Maro, ritenuto coinvolto in un traffico di stupefacenti gestito dal clan di camorra «Polverino» a Marano. Le manette sono scattate anche per Di Maro al quale sono stati sequestrati beni per un valore di alcuni milioni di euro, fra i quali una villa abusiva (del valore di 800.000 euro) e alcune pasticcerie prive di autorizzazioni. Sia Di Maro, sia la moglie risultavano nullatenenti al fisco.

I provvedimenti con le misure cautelari, emessi ora dal gip di Napoli Egle Pilla su richiesta del pm della Dda del capoluogo campano Maria Di Mauro e del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, erano stati già emessi lo scorso 3 maggio ed erano stati poi annullati dal Tribunale del Riesame per un vizio di forma. Nei provvedimenti emessi oggi ad Angelo Cantone è contestato un nuovo episodio, oltre a quelli per i quali era già stato arrestato all’inizio di maggio e successivamente scarcerato: avrebbe – secondo la nuova accusa formulata sulla base di intercettazioni – avvertito una detenuta agli arresti domiciliari, con la quale aveva un rapporto di amicizia, che di lì a poco si sarebbe dovuto recare presso l’abitazione per un controllo.

fonte:www.internapoli.it