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Replica dell’associazione Caponnetto al presidente della Federalberghi di Terracina Enzo Grossi

COMUNICATO STAMPA

 

 

Non siamo di certo noi a… far scappare i turisti dalla provincia di Latina e da Terracina, come sostiene Enzo Grossi, ma, al contrario, tutti coloro che hanno consentito, senza far nulla, l’insediamento sul nostro territorio di un esercito di camorristi e mafiosi. 

 

Se le istituzioni, i responsabili politici, i rappresentanti delle forze sociali ed i cittadini onesti avessero costruito in tempo una barriera, non ci troveremmo oggi nella situazione che lamentiamo. 

 

Quando una parte consistente del tessuto economico e sociale delle nostre città è inquinato dalla presenza e dalle attività di individui legati alla criminalità organizzata, nessun imprenditore e nessun turista seri vengono a spendere i loro soldi nella nostra provincia. 

 

“Moneta sporca scaccia moneta pulita”.!

 

Ringraziamo Grossi e tutti coloro che esprimono apprezzamento per il lavoro che noi facciamo, ma, al contempo, li invitiamo ad analizzare il fenomeno mafioso sul nostro territorio più approfonditamente. 

 

Ciò anche perché è estremamente risibile quanto sostengono quanti attribuiscono l’onere esclusivo della vigilanza in materia di contrasto della criminalità organizzata alla magistratura ed alle forze dell’ordine. 

 

Ciò è profondamente sbagliato per più motivi: 

 

il primo, perché in un paese democratico tutti i cittadini – ed a maggior ragione gli amministratori pubblici e gli esponenti politici – hanno il dovere di dare il proprio contributo per salvaguardare gli spazi di vivibilità civile e democratica; 

 

il secondo, perché magistratura e forze dell’ordine da sole – particolarmente in provincia di Latina, dove esse lamentano carenze spaventose – non bastano a contrastare l’avanzata delle mafie. 

 

LA SEGRETERIA