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Reggio, dove tutto è ‘ndrangheta e perciò niente è ‘ndrangheta: i clamorosi casi di Lucia Nucera e Mimmetto Battaglia

Reggio, dove tutto è ‘ndrangheta e perciò niente è ‘ndrangheta: i clamorosi casi di Lucia Nucera e Mimmetto Battaglia

Da Iacchite -22 Settembre 2022

La Dda di Reggio Calabria ha chiuso ormai da tempo le indagini dell’inchiesta “Libro nero”, ha avviato i processi e ha già condannato 6 persone col rito abbreviato. Poco più di un anno fa di questi tempi è stato reso noto il rinvio a giudizio dei “big”, che saranno processati col rito ordinario. Sono 19 le persone finite sotto inchiesta. Fra loro vi sono anche politici di primo piano della città di Reggio Calabria, come Alessandro Nicolò, ex consigliere regionale accusato di associazione mafiosa, Demetrio Naccari Carlizzi, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e Seby Romeo, non accusato di reati di mafia ma di un tentativo di corruzione.

In tutto questo, nessuno è mai uscito allo scoperto a Reggio per evidenziare e dire che in città tutto è ‘ndrangheta e perciò niente è ‘ndrangheta.
Infatti, proprio quando tutti si sarebbero aspettati uno scontro feroce sugli arresti fatti in città, dove una parte della 
borghesia mafiosa ha saccheggiato le casse di Reggio in modo scientifico grazie ad un accordo con Scopelliti, anche lui indagato, per la gestione dei servizi comunali, invece la parola d’ordine è stata ed è tuttora il silenzio.

Solo il sindaco – peraltro pure sospeso per i suoi traffici e allontanato da Palazzo San Giorgio – “Ciccio Bello” avrebbe fatto delle esternazioni politicamente corrette nell’immediatezza degli arresti (ormai più di un anno fa…) se quegli accordi non li avessero firmati anche suo padre Italo (pace all’anima sua) e suo cognato Don Naccari, vero Ras della Città.
Tralasciando la incapacità del suo ufficio stampa che gli avrebbe dovuto sconsigliare quella uscita, viste le parentele in campo, e l’impossibilità che il nostro sindaco non sapesse nulla, non si riesce però davvero a capire il silenzio delle opposizioni (escludendo gli Scopelliti boys) che invece di alzare la battaglia politica hanno preferito e preferiscono ancora stare in silenzio.

Ma questo silenzio è lo stesso che ha avuto per le indagini che sempre hanno coinvolto il cognato del sindaco (Demetrio Naccari Carlizzi, già condannato in primo grado per aver fatto assumere la sorella di Ciccio Bello all’ospedale…) nell’operazione Libro Nero dove si evidenziano contatti continui con la cosca Libri e il voto di scambio a favore di Ciccio Bello è piuttosto palese.

A tal punto che il Riesame ha accolto il ricorso della Dda di Reggio contro il mancato arresto di Naccari Carlizzi salvo poi rigettarlo di nuovo con altri giochi di prestigio. In ogni caso, ci sembra veramente strano che il Ciccio Bello niente sa, perché durante i pranzi domenicali con mamma sorella e cognato non si parla di politica ma solo di Reggina (speriamo che l’ironia sia evidente)…
Eppure, richiesta di dimissioni da parte dell’opposizione non pervenuta.

Silenzio sempre più assordante nei confronti delle notizie presenti sempre nelle carte dell’operazione Libro Nero dove l’ormai ex assessore Zimbalatti prometteva posti di lavoro a soggetti contigui alla cosca Libri.
Eppure, richiesta di dimissioni da parte dell’opposizione non pervenuta.

Ma questo silenzio è ancora più preoccupante quando nessuno chiedeva le dimissioni dell’assessora Lucia Nucera (candidata pure alle Europee con il Pd), che adesso è stata addirittura confermata nell’ultimo rimpasto successivo alla sospensione del sindaco. Infatti la signora risulta vicina a Seby Romeo ed è portatrice sana di voti del rione Modena insieme al marito Maesano (già candidato con Scopelliti). Tutto dimostrato dagli incarichi da Lei prima ottenuti nella struttura di Seby Romeo e poi traslati al marito autista titolare di un ente formativo situato di fronte casa Romeo a Modena che ha vinto svariati bandi… ma qui saremo noi muti viste le indagini in corso delle quali il buon Seby è già a conoscenza.
Eppure, richiesta di dimissioni da parte dell’opposizione non pervenuta. Né prima e né adesso… 

Il silenzio diventa normale invece quando riguarda l’ex assessora Mariangela Cama. Tralasciando le sue doti innate e colorate da pettegolezzi, la nostra (ex) assessora risulta in quota Mimmetto Battaglia e di un consigliere bipartisan (Sera), premiato con deleghe pesanti da Ciccio Bello, legato a tutti ma proprio a tutti… E infatti adesso al suo posto in Giunta c’è direttamente Mimmetto. Della serie: ubi maior minor cessat.
Possibile che nessuno si è scandalizzato per l’arresto del fratello dell’ex consigliere regionale nell’
operazione Thalassa dove risulta coinvolto con le cosche di Archi e dove viene compromesso in parte anche il Mimmetto, viste le funzioni di capo elettore di Battaglia junior?
Eppure, richiesta di dimissioni della Cama da parte dell’opposizione non pervenuta. E men che meno adesso nessuna fiata dopo la nomina di Mimmetto nostro. Anzi, l’hanno candidato pure alla Camera, nello stesso collegio di Ciccio Cannizzaro, tanto tutto è ‘ndrangheta e perciò niente è ‘ndrangheta. 

Ma perché tutto è ndrangheta e perciò niente è ndrangheta a Reggio Calabria? Perché il Matalone, i Dattola, il Pizzimenti, la Caracciolo e il Maiolino meglio che muti stanno (come si dice in queste latitudini) perché le risate sarebbero roboanti… ma questa sarà un’altra storia. A presto.

Fonte:https://www.iacchite.blog/reggio-libro-nero-dove-tutto-e-ndrangheta-e-percio-niente-e-ndrangheta/