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Reati spia del crimine organizzato, Campania maglia nera: boom indagini per mafia, racket e rapine

Reati spia del crimine organizzato, Campania maglia nera: boom indagini per mafia, racket e rapine

di Gianmaria Roberti

Ranking degli indicatori di criminalità, la Campania è la regione con la maggiore incidenza di reati spia. Ossia, illeciti ritenuti indicativi della presenza sul territorio di forme criminali associative. Il dato è stato elaborato dalla commissione parlamentare antimafia, nella relazione finale della scorsa legislatura, appena resa pubblica. Ed emerge nella sezione dedicata all’influenza e controllo criminali sulle attività connesse al gioco. Peraltro, in tema di distribuzione territoriale della propensione alle scommesse tra privati, «considerando il valore medio pro-capite nazionale registrato nell’anno 2021 (pari a 23,43 euro) il dato della Campania è di quasi il 60 % superiore».

In Campania, per tradizione, si scommette molto. Ma, stando all’Antimafia, c’è pure la più elevata esposizione a determinati reati. Ciò viene spiegato nel capitolo intitolato “La variabile criminale di contesto: evidenze nelle regioni”. «Per effettuare una comparazione delle situazioni generali di sicurezza pubblica – premette la relazione – il IV Comitato (della commissione parlamentare, ndr) ha utilizzato in via sperimentale un ‘indice di criminalità qualificato’ che attribuisce un peso particolare ad un gruppo specifico di reati ritenuti indicativi, o comunque reati-spia, della presenza sul territorio di forme criminali associative. I reati presi in considerazione e confrontati in base alla derivazione ‘per 100 mila abitanti’ sono i seguenti: riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita (art. 648-bis c.p.); estorsione (art. 649 c.p.); rapina (art. 628 c.p.); usura (art. 644 c.p.); associazione per delinquere (art. 416 c.p.); associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.); traffico di stupefacenti (art. 73, DPR 9 ottobre 1990, n. 309); frode informatica (artt. 640-ter e 640-quater c.p.)». La fonte è costituita dall’Istituto Centrale di Statistica ‘Delitti denunciati dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria’, con riferimento all’anno 2020.

«Per la comparazione tra le regioni – precisa la commissione – è stato utilizzato il metodo del ranking, attribuendo – prima per ciascun indicatore e poi per sintesi – il punteggio massimo (1000) alla regione con la minore incidenza dei reati ogni 100 mila abitanti, per quindi proporzionare in ordine decrescente le altre regioni». In sostanza, «a punteggio più alto corrisponde un’esposizione minore. Viceversa, a punteggio più basso corrisponde una maggiore esposizione».

Tra i valori per 100mila abitanti, la Campania risulta avere il più alto nelle estorsioni (20,43, contro una media nazionale di 14,69), per le rapine (64,44: in Italia è 33,75, la metà), nelle associazioni a delinquere di stampo mafioso (0,85, a fronte dello 0,21 nazionale). Rilevante il ranking del “rischio qualificato di criminalità” nelle regioni, in Campania il più basso d’Italia, quindi il più preoccupante: 272,6. Nel ranking degli indicatori di criminalità, il risultato di sintesi è pari a 272,6. Cioè, assegna alla Campania il maggior livello di esposizione, tra le regioni italiane. E tanto lavoro per le forze dell’ordine, chiamate ad un numero straordinario di interventi.

martedì, 24 Gennaio 2023 – 22:05

fonte:https://www.giustizianews24.it/2023/01/24/reati-spia-del-crimine-organizzato-campania-maglia-nera-boom-indagini-per-mafia-racket-e-rapine/