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Questa volta veramente non ci stiamo. Ci state costringendo ad andare davanti a Montecitorio con i cartelli

NO, QUESTA VOLTA NON CI STIAMO! O IL COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA CI FORNISCE DELLE SPIEGAZIONI O ANDIAMO CON I CARTELLI DAVANTI A MONTECITORIO

Ci dispiace. Noi siamo amici della Magistratura e delle forze dell’ordine, ma, quando le cose non vanno, ci ribelliamo.

Lo facciamo anche per tutelare l’immagine delle Istituzioni.

Mentre noi ci esponiamo, combattiamo contro i mafiosi, i politici collusi, gli invidiosi e chi tenta in ogni modo di delegittimarci per la nostra scomodità, senza essere pagati da nessuno e rimettendoci di tasca nostra, c’è chi è pagato per lavorare e non lavora come dovrebbe.

Il fatto che in provincia di Latina, terra di mafie di tutti i colori, siano state fatte dalla Guardia di Finanza solamente 3 verifiche in un anno, mentre in quella di Frosinone ne sono state fatte 140, non ci va proprio giù.

Questo significa che non si sono fatte e non si fanno indagini di carattere patrimoniale contro le mafie e quelle che sono state fatte le si debbono solamente ai Corpi speciali centrali.

A questo punto, qualcuno del Comando Generale della Guardia di Finanza ci deve spiegare il motivo per il quale dobbiamo continuare a tenere in piedi in provincia di Latina un apparato che non serve a combattere la criminalità organizzata, che è, oggi, criminalità economica. Ed a spendere denaro che proviene dalle tasche di tutti noi.

Se non avremo risposta a questa domanda, veramente ci organizzeremo per andare davanti a Montecitorio con i cartelli.