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Quelle due morti misteriose…

QUELLE DUE MORTI MISTERIOSE DEL CAPITANO CONTI A FONDI E DEL PARROCO DI BORGO MONTELLO DON BOSCHIN A LATINA QUANTO CI PESANO SULLA COSCIENZA!

E nessuno vuole parlarne più.
Una coltre di silenzio tombale, funereo, è calata su di
esse, accompagnata da un senso di fastidio quando ti
azzardi a riparlarne per tentare di scoprirne le cause.
I primi tempi dopo l’accaduto del primo si disse che… “era
esaurito”, del secondo si disse che… “era un gay”.
A 81 anni!
Fandonie, pinzillacchere, calunnie volgari!!!
Anche di Don Peppino Diana la camorra tentò di
accreditare la voce che… “era un camorrista”…
La camorra fa così, ti uccide e poi ti delegittima, ti copre di
fango.
Stiamo parlando, invece, di persone sanissime, ricche di
valori positivi, che credevano fermissimamente nella
missione che avevano liberamente scelto, umana o divina
che essa fosse.
Quanta omertà!
Quanta ipocrisia!
Quanta malvagità!
E quanta idiozia!
Un mare, un oceano!
E quanti sepolcri imbiancati!
Di Don Cesare Boschin qualcuno ha cominciato a parlare
di… “delitto di mafia”, ma, malgrado ciò, sembra che le
indagini non siano affatto ripartite.
O, in caso affermativo, non si sa a cosa e dove starebbero
portando.
Di Fedele Conti si sono dimenticati tutti.
Eppure quel suo messaggio ” Mi sono incartato…; non
mi sento libero di indagare… ” è più eloquente di una
denuncia specifica..
Come se fosse morto un cane, ammesso che non si provi
alcun dolore quando muore il migliore amico dell’uomo
!
Conti-Fondi. un binomio inscindibile, due facce della stessa
medaglia.
L’altro giorno chi scrive è stato chiamato a testimoniare in
Tribunale su una vicenda dolorosa da lui vissuta nel periodo
tremendo delle manifestazioni e delle inchieste.
Ha deposto citando i fatti, senza acrimonia, serenamente e
senza sentimenti di vendetta nei confronti di
chicchessia, affidandosi più alle foto che non alle parole.
Quasi con atteggiamento distaccato, un atteggiamento
derivato dalla consapevolezza che le situazioni che
dovrebbero inquietare sono ben altre.
Ci sono stati ben due attentati incendiari ai danni della
famiglia di un’icona della lotta alla mafia, decine di altri ad
aziende ed altro.
E di tutto ciò non si sono scoperti né esecutori nè mandanti.
Una coltre di silenzi anche su questi.
Come sulla morte del Capitano Conti!
Tutto il pandemonio che ha caratterizzato il “caso Fondi” e
del quale si sono interessati i media di quasi tutto il mondo
si è esaurito, in breve, in una fiammella, con l’imputazione
di pochi soggetti di scarsa rilevanza.
Tutto o quasi è rimasto come prima.
E che fine ha fatto la “relazione Frattasi”, della Commissione di accesso agli atti del Comune che diede luogo alla richiesta di scioglimento per condizionamento mafioso dell’amministrazione comunale da parte degli allora Prefetto di Latina e Ministro degli Interni???
E da “cosa” nacque l’opposizione nel Consiglio dei Ministri da parte di… “tre ministri” all’accoglimento di quella proposta?
In difesa di chi?
Di che cosa?
Quante domande senza risposta bruciano!!!
Fondi, nel sud pontino, , a pochi chilometri da Gaeta-Formia-Itri-Sperlonga, secondo Carmine Schiavone “provincia di Casale”.