Troppe volte molti politici ci hanno illuso facendoci promesse, tutte puntualmente disattese.
È il caso di analizzare in questo difficile momento politico e sociale come anche il modo di parlare al popolo è cambiato, di come si vuol far dimenticare tutto in un attimo, oppure di dare diverse interpretazioni alla stessa promessa.
Noi vogliamo sempre battere sullo stesso punto, come il picchio, e non vuole essere, la nostra, polemica o strumentalizzazione, ma semplice analisi.
Il tema è:
TESTIMONI DI GIUSTIZIA.
in questi ultimi mesi molti media si sono interessati alle vicende di questi uomini e donne coraggiosi, facendo emergere tragicamente un aspetto drammatico che li accomuna in molti: quel silenzio che prima li teneva quasi ostaggio, esclusi dal mondo.
Un silenzio che non ha consentito a molti cittadini italiani onesti di sapere il modo in cui vivono taluni “eroi”, di come molto spesso essi restano stritolati da un sistema che secondo noi e non solo noi, andrebbe rivisitato, rivoluzionato, se non profondamente modificato con un altro più razionale ed umano.
Per correttezza, però, non possiamo esimerci dal riconoscere che non tutti i politici si sono comportati allo stessa maniera, con la stessa insensibilità, con la stessa protervia talvolta, perché alcuni, anche se pochi, sono intervenuti proponendo alcune modifiche a tutto l’ apparato istituzionale che gestisce i Testimoni.
Ciò in quanto era ormai troppo evidente che i vari problemi denunciati da molti testimoni avevano ed hanno una fonte di veridicita’ ed essi sono non solo il prodotto di un disagio sociale, economico ma, al contrario, hanno origini lontane.
Oggi apprendiamo con enorme gioia che il Vice Ministro Bubbico, molto sensibile, come egli tende ad apparire, alle problematiche dei Testimoni di Giustizia, in un articolo dell’Espresso ha parlato di “carta dei diritti” dei testimoni di giustizia.
Egli nelle dichiarazioni rilasciate all’articolista ha parlato di obblighi, come dei diritti, dei Testimoni; ha parlato anche di qualche caso individuale e della necessità di una totale revisione del sistema,
Inoltre egli ha colto l’occasione per annunciare, per l’ennesima volta, che la famosa legge per l’inserimento lavorativo dei Testimoni di Giustizia, inapplicata da circa un anno perché mancante del relativo decreto attuativo, presto sarà operativa e l’ assunzione dei testimoni nella P. A diverrà realtà.
Noi ringraziamo il Vice Ministro, ma il dubbio ci viene sulla tempistica necessaria per tradurre in realtà le promesse fatte ed anche sulla facoltà e la legittimità, da parte dell’On. Bubbico, di assumere impegni a nome e per conto del Ministero degli Interni, tenuto conto del fatto che finora il suo Ministro non gli ha ancora, dopo mesi che si è costituito il governo, rilasciato la delega per la pubblica sicurezza e, quindi, non si capisce per conto e come egli abbia potuto assumere gli impegni a favore dei Testimoni di Giustizia.
Impegni, peraltro, non nuovi, in quanto ricordiamo benissimo la promessa fatta in una recente trasmissione televisia della RAI dall’on. Bubbico al Presidente dell Associazione Testimoni di Giustizia. “In poche settimane ” tutto sarebbe stato risolto.
Se la mente non ci tradisce dobbiamo ricordare al vice MINISTRO che “poche settimane” possono essere racchiuse in 21 giorni, cioè 3, abbondantemente trascorse. Importante è capire qual’è la differenza per l’on. Bubbico tra settimane, mesi o anni!!!
Ieri lo stesso Presidente dell’Ass. Testimoni di Giustizia, che con piacere vediamo che ha rapporti stretti con il Viminale, tanto da essere invitato ai tavoli istituzionali quale portavoce della categoria, ha asserito che in 2 mesi tutto sarà risolto ed ha voluto aggiungere che le rassicurazioni sono giunte da alti vertici istituzionali!
Ma qualcuno non dice la verità in quanto lo stesso Bubbico, che nella trasmissione della RAI citata aveva parlato di “poche settimane” e poi con il Presidente dell’Ass. Testimoni di Giustizia avrebbe parlato di “due mesi”, all’Espresso ha parlato di 6 mesi.
“Poche settimane “ prima, poi “due mesi”, alla fine “ 6 mesi”…
Allora tolte le settimane da mezzo, essendo già trascorse, restano i mesi e noi chiediamo, sempre con la massima educazione, sia al Vice Ministro Bibbico che al Sig. Cutro’:
qual’è la verità???
Due mesi, sei mesi o forse anni?
Anche perché ci permettiamo di fare un’ altra piccola considerazione che potrebbe essere interpretata in salsa politica, ma non lo è affatto.
Ipotizziamo che Alfano perda e il suo partito non raggiunga i risultati da lui sperati e che, al contempo, anche il PD, partito di Bubbico, non raggiunga una quota alta, cosa succede???
Si apre una crisi di governo, si va a nuove elezioni e poi?
Cosa accade a tutto il percorso già avviato per i Testimoni?
La storia è memoria e, purtroppo, in tre anni le ns previsioni trovano riscontri!
Ed ecco qui che un pò di malizia ed un nostro riferimento ad un noto esponente politico del passato e ben noto al vecchio partito di Bubbico che diceva che… ” a pensar male si fa peccato ma in genere ci si azzecca”… ci vengono in soccorso perché vogliamo essere buoni ma non coglioni…
Cosa succederebbe a noi tutti ed anche, quindi, all’attuale Presidente dell’Associazione Testimoni di Giustizia, essendo anche egli parte “lesa” come tutti gli altri, con un nuovo Governo in cui non ci fosse più l’On. Bubbico???’…
O forse questo rinvio di continuo, con un balletto di date che non fa capire più niente a nessuno, è stata solo una trovata elettorale, visto che il 25 maggio si vota, per evitare la preannunciata manifestazione del 19 davanti al Viminale dei Testimoni di giustizia, manifestazione alla quale era prevedibile, peraltro, l’adesione e la partecipazione di molti parlamentari del M5S che già avevano fatto presente il loro proposito di parteciparvi?
Oppure dietro c è dell ‘altro che noi non riusciamo al momento a comprendere? faide politiche o quant’altro?
Tutti dubbi motivati anche dalla constatazione del fatto che, a distanza di tre mesi circa dalla data di costituzione del Governo, la Commissione Centrale ex art.10 che noi Testimoni stiamo invocando da tempo, ancora non viene ricostituita, come, peraltro, ha lamentato nella Commissione Parlamentare antimafia anche l’On. Davide Mattiello, dello stesso partito dell’On. Bubbico.
Noi vogliamo credere che quell’incontro un tantino “segreto” ed i cui risultati non sono stati pubblicizzati nemmeno a noi Testimoni di Giustizia, sia stato tale solamente ragioni di sicurezza, altrimenti sarebbe come dire che qualcuno si è seduto ad un tavolo per decidere e prendere impegni per tutti.
Ora noi abbiamo messo il calendario bene in vista per contare i giorni.
Qualcuno ci faccia sapere se dobbiamo contare fino a 60, a 180 o, forse, anche questa volta, all’ infinito.
Buoni sì ma non coglioni!!!
Un Testimone di Giustizia