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Quanta ipocrisia!!!

NON SONO CREDIBILI. PRIMA DI PARLARE SI FACCIANO UN ESAME DI COSCIENZA E SI GUARDINO BENE IN CASA

Stiamo in piena sagra dell’ipocrisia!

Leggiamo, allibiti, tantissime dichiarazioni in questi giorni di solidarietà agli uomini della Mobile ed al Questore di Latina per le minacce ricevute e per i brillanti risultati da essi ottenuti nell’ operazione contro il clan Di Silvio.

Dichiarazioni non di gente comune, ma di persone che ricoprono incarichi di rilievo nella politica e nelle istituzioni.

Potremmo incorniciarle, quelle dichiarazioni, e conservarle a futura memoria, nel giorno, cioè, -che prima o poi verrà -, in cui ognuno sarà chiamato a rendere conto di quanto ha fatto -o non ha fatto- perché la situazione criminale in provincia di Latina arrivasse ad un punto di non ritorno.

Chiacchiere su chiacchiere, salvo, poi, a continuare a tollerare in casa propria e a convivere con soggetti che fanno parte di quel sistema che essi oggi a parole condannano.

Abbiano almeno il pudore di tacere, se non altro per evitare che qualcuno si arrabbi e gli rovesci sul viso fatti, nomi e cognomi.

La politica non può parlare!!!

Non possono parlare coloro che sono personalmente complici dei mafiosi, coloro che, pur non essendo personalmente mafiosi, sanno di ospitare dei mafiosi nei propri partiti e stanno zitti, coloro, infine, che non hanno fatto e non fanno niente di concreto, aiutando in tutti i modi forze dell’ordine e magistratura, contro le mafie.

Responsabilità soggettive, dunque, o oggettive, ma pur sempre responsabilità.

Ipocriti.

Se la provincia di Latina avesse una società civile più sveglia, più partecipe, più sensibile, meno omertosa, fatta qualche eccezione, caccerebbe tanti di questi parolai a calci nel sedere dal proprio territorio.