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Quanta ipocrisia e quanta retorica!!! La Commissione Parlamentare Antimafia va in provincia di Latina. A fare che cosa??? Ad individuare i responsabili di quanto è avvenuto??? Ad ascoltare chi?

QUANTA IPOCRISIA E QUANTA RETORICA!
In queste settimane si fa un gran parlare delle vicende giudiziarie che stanno interessando una parte del tessuto politico ed istituzionale di Formia, in provincia di Latina, e del sud pontino.
Ci fermiamo qua, senza azzardare analisi, giudizi, pronunciamenti che potrebbero inficiarne gli sviluppi ed arrecare danni al lavoro di investigatori istituzionali e magistratura inquirente.
Possiamo dire che il merito di questo inizio di un’azione che probabilmente si estenderà ad altri settori finora non toccati lo si deve, tutto ed esclusivamente, alla meticolosità, alla bravura di quelle poche persone, carabinieri e magistrati, che ci hanno lavorato e lavorato bene.
Punto, non andiamo oltre.
I problemi, però – questo possiamo e dobbiamo dirlo – partono da lontano e le responsabilità sono tutte ed esclusivamente politiche ed istituzionali.
Nessuno si tiri da parte e si dichiari incolpevole di quanto è avvenuto ed avverrà.
Dai cittadini quasi sempre schiavi della logica “non vedo, non sento, non parlo” per non mettersi “contro” il padrone di turno, alle loro espressioni politiche ispirate alla stessa logica e che magari -taluni- potrebbero averne tratto benefici, ai silenzi infiniti di
taluni operatori dell’informazione che non hanno avuto il coraggio di andare a fondo dei problemi, a quelle parti politiche e delle istituzioni che sono rimaste inerti ed indifferenti o che addirittura potrebbero aver avallato, consapevolmente od inconsapevolmente, certi comportamenti.
A noi brucia ancora sulla pelle quel non aver voluto approfondire la parte dell’inchiesta “Formia Connection” che già molti anni fa aveva messo in risalto certi collegamenti fra pezzi della politica e soggetti appartenenti a famiglie della camorra.
Come bruciano gli esiti delle inchieste su Fondi che, a nostro avviso, hanno messo in evidenza solo la punta dell’icerberg.
Forse se si fosse fatto quello che andava fatto allora avremmo avuto un forte deterrente che avrebbe potuto evitare certi sviluppi.
Oggi sentiamo dire da chi avrebbe dovuto gridare e non ha gridato che… la situazione è grave e che, pertanto, la Commissione Parlamentare Antimafia andrà in provincia di Latina…
Cosa va a fare la Commissione Parlamentare Antimafia?
A certificare le insolvenze e le omissioni di chi doveva operare e non ha operato?
Ad ascoltare i vessilliferi di logiche di contrasto obsolete ed inefficaci sul piano della lotta alle mafie?
Ad audire chi, consapevolmente od inconsapevolmente, è responsabile della situazione che oggi a parole si denuncia?
Ma fateci il piacere!
Le mafie si combattono, se si vogliono combattere seriamente, prima individuandone i componenti veri, poi attrezzando un sistema giudiziario ed investigativo adeguato e, poi ancora, avviando quel processo di ecologia e di bonifica della politica e delle istituzioni del quale noi dell’Associazione Caponnetto abbiamo parlato in un convegno svolto proprio a Formia alcuni mesi fa con l’intervento di alcuni magistrati ed esponenti di forze dell’ordine venuti da fuori provincia.
Se non si fa questo, la Commissione Parlamentare antimafia non vada a perdere tempo in provincia di Latina…