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Quando noi sosteniamo che il Lazio è ormai invaso dalle mafie!!!

L’operazione agli inizi di febbraio del 2009 portò gli inquirenti a sgominare una ramificata organizzazione criminale, con sede logistica nel cassinate, ma legata ad un filo diretto al clan camorristico dei casalesi. Il provvedimento giudiziario, emesso nei giorni scorsi dalla Dda, ha colpito quattro persone, tutte residenti fra il cassinate e il sorano, tutte già finite dietro le sbarre il 9 febbraio 2009, durante un blitz che portò all’arresto di 40 persone tra le province di Roma, Frosinone, Latina, Caserta, Arezzo e Macerata. Gli arrestati erano ritenuti i componenti di un’organizzazione (che operava nel frusinate, Latina e Roma) specializzata in estorsioni, truffe, riciclaggio, ricettazione, importazione di auto con l’evasione dell’Iva, realizzazione di illeciti profitti attraverso il controllo occulto di attività economiche che, negli anni, aveva realizzato un impero economico, acquisendo la gestione di numerose attività commerciali e imprenditoriali in tutto il basso Lazio. Il patrimonio societario sequestrato l’altro ieri, stimato in 5 milioni di euro, era tutto nelle more di: Gennaro De Angelis, imprenditore di 66 anni, residente a Castrocielo, considerato il “numero uno” dell’organizzazione; Aladino Saidi, 33enne commerciante d’auto di Sora, braccio destro di De Angelis; e Carmine e Massimo Morra, rispettivamente di 45 e 43 anni, entrambi commercianti di auto di Cassino. “Nik Car Export” con sede a Isola Liri, “Saidi Autoexpert srl” con sede a Roma, “N.S. Auto srl” con sede a Caivano, “Autolazio 1 srl” con sede a Piedimonte e “Autostyle srl” con sede a Cassino, sono le società ora sotto sequestro.

(Tratto da Il Messaggero)