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Quando noi diciamo :”Attenti alle aste giudiziarie e ai beni all’asta !!!!!!!”

CAMORRA. I 19 ARRESTI. Spunta fuori un’asta giudiziaria per un’antica masseria di Casamare. Si rischiò il conflitto a fuoco tra gli uomini di Zagaria e quelli dei Fragnoli. E il figlio di Ugo Conte…

L’immobile apparteneva a Raffaele Tonziello. L’acquirente riuscì ad ottenere la protezione dei mondragonesi….

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Nelle foto, da sinistra, Giacomo Fragnoli, Michele Zagaria e una veduta della zona di Casamare di Cellole

 

 

MONDRAGONE – Torniamo e approfondiamo la vicenda giudiziaria innescata dall’operazione Azimut, caratterizzata da un’ordinanza emessa ieri dal Gip De Gregorio del Tribunale di Napoli, a carico di 19 presunti fiancheggiatori, gregari e capi della federazione camorristica organizzata tra Casalesi, Muzzoni ed eredi La Torre a Mondragone per non lasciare il vuoto di potere dopo i copiosi arresti degli ultimi anni.

Torniamo a Mondragone, perchè, i Carabinieri del Ros hanno eseguito anche una serie di sequestri di beni. 34 milioni di euro è la cifra che esprime in termini numerici il valore di questo tesoro criminale….

Tra le attività messe in cantiere anche quella di acquisire immobili e beni messi all’asta attraverso una società. Le proprietà, i terreni, venivano prima acquista, poi rivenduti a persone vicine o parenti di esponenti o personaggi vicini ai clan.

In questa articolata vicenda emerge la storia dell’acquisto di una masseria in località Casamare di Cellole, che avrebbe potuto compromettere gli equilibri tra il clan di Mondragone e quello dei Casalesi.

L’impianto apparteneva a Raffaele Tonziello 41enne di San Marcellino indagato per intestazione fittizia. Ad un certo punto, in base a quanto emerge dall’ordinanza, Tonziello si sarebbe rivolto ad esponenti del clan Zagaria e Schiavone, per riottenere il bene, che doveva essere venduto per 170.000 euro.

I Casalesi fecero pressioni sui Mondragonesi, al fine di convincere l’acquirente a cedere la proprietà in questione ad un prestanome di Tonziello. In tale frangente, “per il disturbo” furono offerte 200.000 euro all’aggiudicatario. Quest’ultimo ne pretendeva 450mila euro e fu anche percosso…

A questo punto la vittima riuscì ad ottenere la protezione dei mondragonesi e i Casalesi per non logorare i rapporti con il clan locale e non giungere ad un conflitto armato decisero di desistere.

Con questo sistema anche persone sotto indagine riuscivano ad ottenere beni messi all’asta: così come è accaduto ad un parente di Giacomo Fragnoli….

Un altro bene, invece, sarebbe stato venduto a Matteo Conte, che non risulta indagato, figlio di Ugo Conte, ex sindaco di Mondragone, per poi concederlo ad un’altra persona.

Tra i beni sequestrati anche un’azienda del calcestruzzo riconducibile a Gennaro Sorrentino.

 

PUBBLICATO IL: 11 novembre 2015 ALLE ORE 13:35