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QUALCOSA  SI COMINCIA A MUOVERE ANCHE PER LA PROCURA  DI LATINA.EFFETTO DEL NUOVO CLIMA ? Doppia ‘nomina’. E ora Capasso che fa?

Il Caffè, n. 448 dal 17 al 23 maggio 2018

In soli due giorni, due atti che riguardano il magistrato pontino Gregorio Capasso e la vita futura di due Procure

d Stefano Carugno

Il CSM, Consiglio Superiore della Magistratura, nella seduta del 9 maggio ha nominato Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania il magistrato Gregorio Capasso, attualmente Sostituto Procuratore a Latina. Il giorno dopo, il 10 maggio, il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospendere l’efficacia della sentenza del Tar che aveva rimesso in gioco l’assegnazione del posto di Procuratore Aggiunto a Latina. In pratica in 2 giorni al dott. Capasso si è aperta la possibilità di fare il Procuratore capo a Tempio Pausania oppure il Procuratore Aggiunto a Latina. E Capasso cosa ha deciso? Per ora il Magistrato pontino non si sbottona: non rende note le sue decisioni, né commenta i due atti del CSM e del Consiglio di Stato che gli hanno offerto queste due importanti strade per la sua carriera.

IN POCHI ANNI DA STUDENTE A MAGISTRATO

Dopo essersi diplomato col massimo dei voti al prestigioso Liceo classico “Ugo Foscolo”di Albano Laziale, Gregorio Capasso consegue la laurea presso l’Università “La Sapienza”di Roma sotto la guida del Prof. Natalino Irti, all’epoca peraltro Preside della facoltà di Giurisprudenza della Luiss, con il quale poi collabora per la Cattedra di Istituzioni di Diritto Privato quale componente delle Commissioni di esame e af- fidatario per le tesi dei laureandi. Il Prof. Irti lo voleva tenere con sé, ma Capasso, laureatosi al compimento del ventiduesimo anno di età (tre anni ed una sessione con il massimo del punteggio, 110 e lode), voleva fare il Magistrato. Detto, fatto. Dopo aver frequentato il “corso Galli” per circa sei mesi, partecipa al suo primo concorso e vince, subito. A 23 anni è il più giovane vincitore di concorso per Magistrati.

DA ROMA, A SORPRESA, A CROTONE

Per poco meno di due anni svolge il tirocinio da uditore al Tribunale di Roma (Piazzale Clodio e Viale Giulio Cesare) e poi la scelta che non ti aspetti: cultore di Diritto Privato presso la Sapienza e la Luiss, seguace della più prestigiosa Cattedra di quella materia, sceglie la Calabria, quella più lontana, sul versante Ionico: va a Crotone (la città di Pitagora) per fare il Pubblico Ministero. Scelta audace e coraggiosa per un giovane Magistrato alle prime armi e totalmente sganciata dalla sua impostazione “privatistica”. Ma l’illustre Prof. Irti ne sarà contento lo stesso. Non esiste ancora la DDA, che sarà istituita dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, e dunque anche i processi di mafia si fanno presso le sedi ordinarie. E Capasso, benché giovanissimo, di processi di mafia, a Crotone, ne farà tanti.

LE LODI DEL CSM

Nella delibera di nomina il CSM ripercorre sia pur in estrema sintesi le principali tappe professionali del Magistrato “…. impegnato in indagini particolarmente delicate, condotte con diligenza, serietà e celerità, a prezzo di “grandi sacrifìci e grandi rinunzie”… segnalando altresì… “ le sue doti di notevole abnegazione ed impegno nonché, soprattutto con riferimento all’attività svolta a Crotone per la repressione del crimine organizzato, come il dott. Capasso sia mosso da una forte spinta alla ricerca della verità senza condizionamenti e senza preoccupazioni per la propria incolumità […] acquisendo esperienza specifica nei delitti di sangue e di criminalità organizzata non essendo, all’epoca, ancora stata istituita la DDA […] Proprio per la specifica materia cui è stato assegnato ha avuto modo di occuparsi di indagini particolarmente delicate in procedimenti di criminalità organizzata”. Nella delibera di nomina del Consiglio Superiore si legge inoltre che “L’esperienza requirente si è, poi, arricchita con le applicazioni presso la Procura di Palmi e poi, nel distretto capitolino, presso la Procura Generale di Roma”. “Nel periodo dell’applicazione alla Procura di Palmi il Dott. Capasso, quale componente del pool di sei Magistrati nel procedimento – contro la cd. “massoneria deviata” – reati commessi su tutto il territorio nazionale , ha svolto una costante attività di coordinamento infradistrettuale ed interdistrettuale con altre Procure (Reggio Calabria, Catanzaro, Milano, Firenze, Perugia, Reggio Emilia, Roma, Palermo)”. Nell’ultimo periodo (oltre 20 anni..) il Magistrato ha svolto le funzioni a Latina ove “…si è impegnato in tutti i settori del diritto penale, spaziando dalla criminalità organizzata e gravi fatti di sangue, ai reati colposi in materia infortunistica e di malattia professionale, ai reati contro soggetti deboli alla materia ambientale al contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione. In ciascun settore il dottor Capasso si è impegnato con grande dedizione ed impegno, conseguendo sempre brillanti risultati”. Così scrive il CSM.

UNA CARRIERA DI GRANDI PROCESSI

Ma a prescindere dalle valutazioni del CSM, Capasso ha dovuto fronteggiare situazioni davvero complesse e peculiari: a Crotone, tra l’altro, ben 48 omicidi in due anni, frutto di sanguinose faide tra cosche; a Palmi un’indagine ‘pazzesca’ riguardante la “Massoneria Deviata” con oltre 1.000 indagati su tutto il territorio nazionale, che coinvolgeva anche vertici delle Istituzioni; indagine per la quale peraltro tutto il pool antimassoneria, compreso il dott. Capasso, fu successivamente persino sottoposto ad inchiesta disciplinare poi conclusasi con l’archiviazione del CSM; a Latina, dove il dott Capasso ha scritto le pagine più importanti della storia giudiziaria del capoluogo Pontino: dai molteplici processi per gravissimi fatti di sangue, tra cui il duplice omicidio di Cori in danno di due fidanzatini colpiti dall’assassino con 128 coltellate, ripreso e trasmesso dalla Rai, al celebre processo Goodyear che ha coinvolto i vertici della Multinazionale imputati di colpa professionale in danno dei lavoratori dello stabilimento, sino alla più recente indagine nei confronti di alcuni componenti della locale Amministrazione che ha poi determinato addirittura le dimissioni della Giunta. Tutti processi conclusisi con sentenze favorevoli alla Pubblica Accusa e dunque di successo per Capasso. Da ultimo, lo scorso novembre Capasso è stato eletto quale componente della Giunta dell’Associazione Nazionale Magistrati di Roma e Lazio, di cui il prossimo dicembre dovrebbe assumere la Presidenza. Tra le più importanti iniziative assunte in questi primi sei mesi di Giunta si segnalano la cerimonia e la istituzione della sala di ascolto dei minori presso la Procura di Latina in ricordo della Collega Tortora, prematuramente scomparsa, e la “ Notte bianca della Legalità” celebratasi a Piazzale Clodio all’interno del Tribunale di Roma con la partecipazione dei vertici della Magistratura romana e di oltre 400 ragazzi provenienti dai Licei di tutta la regione Lazio.

UNA DECISIONE DIFFICILE

Ora quindi il Sostituto Procuratore della Repubblica di Latina Gregorio Capasso deve decidere e dalla sua decisione dipende anche il futuro di due Procure della Repubblica: da una parte potrebbe restare a Latina, e concorrere per la carica di Procuratore Aggiunto e a novembre diverrebbe anche Presidente dell’ANM del Lazio; dall’altra dovrebbe volare in Sardegna per guidare una Procura magari un po’ ‘scomoda’. Ma Capasso sembra che nella vita professionale di decisioni ‘comode’ non ne abbia prese spesso.