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Qatargate, ok alla consegna al Belgio della moglie di Panzeri. I pm italiani indagano sul riciclaggio delle tangenti

La Corte d’Appello di Brescia ha dato l’ok alla consegna alle autorità belghe di Maria Dolores Colleoni, moglie dell’ex europarlamentare Antonio Panzeri. I giudici hanno accolto la richiesta del mandato d’arresto europeo, firmato dal giudice di Bruxelles Michel Claise, titolare dell’inchiesta Qatargate. La donna, arrestata come il marito, la figlia Silvia e altre persone, è accusata di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio e si trova ai domiciliari. La decisione di oggi presuppone il suo rientro in carcere, e per evitare ciò la difesa potrebbe impugnare il provvedimento in Cassazione.

«Le vacanze da 100mila euro non sono mai state fatte – ha detto la donna ai magistrati-. Inoltre non sapevo degli affari di mio marito». Intanto, in una nota, sono arrivate le dichiarazioni di Luca Visentini, segretario generale dell’Ituc (Confederazione Internazionale dei Sindacati), coinvolto nell’inchiesta. «Ho ricevuto una donazione da Fight Impunity (la ong di Panzeri, ndr), per un importo complessivo inferiore a 50.000 euro – ha affermato il sindacalista-. Questa somma consisteva in denaro sotto forma di donazione per rimborsare alcuni dei costi della mia campagna per il Congresso della Ituc, e in denaro sotto forma di donazione che ho trasferito come tale al Fondo di Solidarietà della Ituc, per sostenere i costi di viaggio al Congresso per i sindacati che hanno mezzi finanziari limitati o inesistenti, in conformità con le pratiche della Ituc. Ho accettato questa donazione in contanti per la qualità del donatore e per il suo carattere non profit».

Visentini ha precisato: «Non mi è stato chiesto, né ho chiesto nulla in cambio del denaro e non sono state poste condizioni di alcun tipo per questa donazione. Questa donazione non è stata collegata ad alcun tentativo di corruzione, né di influenzare la mia posizione sindacale sul Qatar o su altre questioni, né di interferire con l’autonomia e l’indipendenza mia e/o dell’Ituc. Respingo apertamente ogni possibile accusa a questo proposito in quanto totalmente falsa».

«Sono stato interrogato nell’ambito di un’indagine condotta dalle autorità giudiziarie belghe su una potenziale corruzione pubblica e riciclaggio di denaro in un’organizzazione criminale – ha aggiunto Visentini – Mi sono state rivolte alcune accuse e dopo aver fornito una spiegazione esauriente al magistrato sono stato rilasciato senza accuse formali domenica 11 dicembre sulla base di due condizioni fondamentali: non entrare in contatto con le altre persone che fanno parte dell’indagine, e – pur potendo viaggiare liberamente nel territorio dell’Ue, devo informare il magistrato per essere autorizzato a viaggiare al di fuori dell’Ue. Tali condizioni si applicheranno per tre mesi, fino all’11 marzo 2023, e potranno essere rinnovate una volta dal magistrato, se ritenuto necessario. Secondo la legge belga, rimarrò parte di questa indagine fino a quando i risultati finali dell’inchiesta non saranno sottoposti alla Chambre du Conseil (tribunale di prima istanza) per una decisione. Per quanto ne so, indagini di questo tipo possono richiedere diversi mesi o addirittura anni per essere concluse». Visentini, inoltre, si è dichiarato «pronto a rimanere lontano dalla posizione e dai doveri di segretario generale e al tempo stesso sono a disposizione dell’Ituc per fornire qualsiasi ulteriore chiarimento necessario».

Ma l’indagine belga potrebbe presto allargarsi all’autorità giudiziaria italiana. Secondo il Corriere della Seras, Eurojust – l’agenzia dell’Ue per la cooperazione giudiziaria – avrebbe inviato una richiesta alla procura di Aosta, per svolgere accertamenti su un appartamento a Cervinia, che si sospetta sia stato acquistato con i soldi del giro di mazzette. Analoghi sospetti investono un terreno a Paros, in Grecia, su cui sarebbe dovuta sorgere una villa di Eva Kaili, destituita dalla vicepresidenza dell’Europarlamento, e del compagno Francesco Giorgi, assistente dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, ruolo svolto in passato per Panzeri. Da sottolineare la data di inoltro di Eurojust: il 7 dicembre, cioè due giorni prima del blitz in cui, tra gli altri, la coppia è stata arrestata.

L’altra Procura italiana interessata dall’organismo è quella di Milano. I pm milanesi stanno lavorando sui flussi di denaro con il Belgio di sette conti correnti, che sarebbero riconducibili alla famiglia Panzeri e a Giorgi. La Procura di Milano, al momento, non ha ancora aperto un’inchiesta autonoma sul Qatargate. Possibile nei prossimi giorni, tuttavia, l’apertura di un fascicolo dal pool guidato dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale. Ciò avverrebbe sulla base di ulteriori atti che potrebbero arrivare dai magistrati belgi, o per altre attività necessarie a fronte dell’ordine di investigazione europeo trasmesso da Bruxelles ai pm milanesi, si arrivi all’iscrizione di un fascicolo con indagini del pool guidato dall’aggiunto Fabio De Pasquale.

lunedì, 19 Dicembre 2022 – 21:26

fonte:https://www.giustizianews24.it/2022/12/19/qatargate-ok-alla-consegna-al-belgio-della-moglie-di-panzeri-i-pm-italiani-indagano-sul-riciclaggio-delle-tangenti/