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Protesta davanti al Viminale dei Sindacati della Polizia di Stato. Il Governo destina sempre meno fondi alla sicurezza

Sicurezza, servono soldi veri

Manifestazione dei sindacati di polizia davanti al Viminale, si è protestato contro i tagli inferti al settore e alla soluzione, ritenuta propagandistica e inutile, delle ronde. Intervista al segretario del Silp, Claudio Giardullo: “Auspichiamo che la maggioranza metta da parte le politiche di facciata messe in campo fino adesso e investa sulle forze di polizia”

Manifestazione “quasi” unitaria (non c’erano gli autonomi del Sap), davanti al ministero dell’Interno, dei sindacati di polizia che protestano a gran voce contro i tagli al comparto e l’istituzione delle ronde, in attesa di essere confermata dal Parlamento. Ne abbiamo parlato con il segretario generale del Sindacato italiano lavoratori polizia (Cgil), Claudio Giardullo.

Giardullo, com’è andata stamattina?
E’ andata molto bene, abbiamo anche ricevuto la visita e il sostegno dei segretari confederali della Cgil, della Cisl e dell’Ugl, Epifani, Bonanni e Polverini. E’ venuto anche il segretario del Pd Franceschini. Da questo punto di vista, quindi, l’attenzione c’è stata, mi auguro che anche la stampa ce ne riservi altrettanta. Ma soprattutto auspico che questa attenzione riesca a determinare un cambiamento di rotta da parte della maggioranza sul decreto sulle ronde, in procinto di essere presentato alla Camera.

Oltre che contro l’istituzionalizzazione della sicurezza privata, protestavate anche per i tagli che Tremonti ha riservato per il settore. Com’è la situazione su questo versante?
Resta la questione centrale. I tagli risalgono all’estate scorsa, sono nella manovra finanziaria e sono stati mantenuti praticamente inalterati. Nel decreto istitutivo delle ronde è stata inserita una previsione di risorse per l’assunzione di 2500 operatori, ma riferite a tutte le forze dell’ordine, compresi i vigili del fuoco. Alla fine, quindi, tra i poliziotti le assunzioni si fermeranno a 900 per una spesa aggiuntiva di 100 -150 milioni di euro. Ma è poca cosa, a fronte del taglio di oltre un miliardo (su tre anni) sancito dalla Finanziaria. Non basterà per diminuire le difficoltà né sul versante del personale, né su quello del funzionamento dei mezzi.

A quanto ammonta, secondo le vostre stime, la mancanza di organico?
Siamo già in deficit di novemila persone, e questo la dice lunga. A questi se ne aggiungeranno, per il taglio di cui ho parlato, seimila nel prossimo triennio. La situazione è drammatica, bisogna, per invertire la tendenza, andare al di là della copertura del turnover.

Il Pd ha appoggiato la vostra manifestazione. Il segretario Franceschini, a margine, ha parlato di un caso che rappresenterebbe la conferma della penuria di risorse con cui sono costretti a lavorare le forze dell’ordine: poliziotti ai quali sarebbe stato chiesto di anticipare di tasca loro i soldi della trasferta per garantire la sicurezza nel prossimo G8 in Sardegna. Risulta anche a te?
E’ capitato spesso, per le missioni ordinarie, che gli operatori di polizia dovessero anticipare dei soldi. In passato è capitato anche per le missioni all’estero. Sul G8 sto verificando, in questo momento non sono in grado né di confermare né di smentire.

Sulle ronde rimane il giudizio negativo che hai avuto modo di manifestare più volte negli ultimi tempi?
Assolutamente sì, le ronde sono una risorsa sbagliata. Innanzitutto non sono un aiuto per le forze di polizia, ma solo un problema in più. Quella dei dilettanti della sicurezza, poi, non può rappresentare una risposta per un paese come il nostro, con con un crimine organizzato tra i più pericolosi del mondo occidentale. Pensare di appagare il crescente senso di insicurezza con le ronde, è tradire uno dei messaggi principali grazie al quale la maggioranza ha vinto le elezioni dello scorso anno, ovvero garantire più sicurezza.

Quali sarebbero, allora, le risposte da dare?
Le risposte non possono che essere quelle che chiediamo da tempo. Investire sulle forze di polizia e sulla formazione degli operatori, politiche integrate nelle regioni a maggiore presenza di criminalità organizzata. Non è degno del Paese che ospiterà il G8 quello di rischiare, e sarebbe accaduto se non ci fosse stato quello stanziamento all’ultimo momento nel decreto – ronde, di non avere soldi per riparare e far circolari le volanti. Auspichiamo che la maggioranza metta da parte le politiche di facciata messe in campo fino adesso (prima i militari, ora le ronde) e investa sulle forze di polizia e le prospettive di sviluppo, a cominciare dalle tecnologie.

Siete d’accordo con la proposta del Pd, accorpare le Europee con il referendum elettorale per risparmiare soldi e destinarli alle forze dell’ordine?
La appoggiamo, la consideriamo una scelta giusta e necessaria. In periodo di crisi da una parte e di grande domanda di sicurezza dall’altra, l’idea di ricavare qualche centinaia di milione da destinare alla sicurezza la troviamo una proposta opportuna. Tra l’altro oggi abbiamo scritto e sottoscritto una cartolina, che invieremo al presidente del Consiglio, dove chiediamo esattamente questo: risorse, che si possono recuperare anche con l’accorpamento delle procedure elettorali con quelle referendarie.
Andrea Scarchilli

(Tratto da www.aprileonline.info)