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Processo Medea, Pisani testimonia in aula: «La cattura Zagaria: tutto secondo legge».SI’ ,D’ACCORDO SU TUTTO,MA QUALCUNO DEVE PUR RISPONDERE ALLA DOMANDA CHE OGNUNO SI FA: CHE FINE HA FATTO LA PEN DRIVE DI ZAGARIA ??? CHI L’HA PRESA ? COSA C’ERA SCRITTO ?

Il Mattino, Giovedì 27 Aprile 2017

Processo Medea, Pisani testimonia in aula: «La cattura Zagaria: tutto secondo legge»

di Mary Liguori

Vittorio Pisani, ex capo della squadra mobile di Napoli, è stato testimone, ieri, al processo «Medea». Il superpoliziotto inserito nell’elenco testi dell’imputato Pino Fontana è stato interrogato sia dagli avvocati difensori (tra i quali Alfredo Sorge, Alfonso Stile e Giuseppe Stellato) sia dal pm. La testimonianza di Pisani si è concentrata sul periodo della cattura di Michele Zagaria. Ha dichiarato che Fontana non aveva alcuna informazione in merito all’allora latitante perché estraneo a certi ambienti, secondo le informazioni in suo possesso aveva anche denunciato il racket. A Pisani sono anche state rivolte domande circa la presunta sparizione della pen drive del boss «rubata» secondo la Dda da un agente della sua squadra e «rivenduta» a Orlando Fontana, fratello di Pino. L’ex capo della Mobile ha dichiarato che sia nelle fasi investigative che portarono alla brillante cattura sia durante l’irruzione nel covo del boss tutto si svolse in base ai protocolli di legge.