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Primo sì del Senato a retroattività lodo Alfano. Pd-Idv: Vergogna!. Ormai siamo il Paese dei figli -anzi del figlio – e dei figliastri

Pdl: Già prevista in legittimo impedimento. Colle: Non c’entriamo

Il lodo Alfano costituzionale sarà retroattivo, cioè se approvato consentirà la sospensione dei processi “anche relativi a fatti antecedenti l’assunzione della carica” di presidente della Repubblica e di presidente del Consiglio. Il voto in commissione al Senato sull’emendamento Vizzini che abolisce lo ‘scudo’ per i ministri ma estende la retroattività al premier ha scatenato lo scontro politico. Scatenate le opposizioni: Casini (Udc) parla di scelta “sbagliata”, Bersani (Pd) promette “battaglia”, l’Idv chiama in causa Giorgio Napolitano, chiedendogli di ‘tirarsi fuori’ da una norma “vergognosa”. Ma il Colle replica: “La Presidenza della Repubblica resta sempre rigorosamente estranea alla discussione, nell’una e nell’altra Camera, di qualunque proposta di legge e di sue singole norme”. Per Carlo Vizzini (Pdl), presidente della commissione Affari costituzionali del Senato e relatore del provvedimento, quelli che polemizzano “hanno vissuto su un altro pianeta”, visto che “la retroattività è già legge vigente nel legittimo impedimento”.