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Prendiamo atto di quanto precisato dal Prof. Paolo Tonini circa la sua estraneità ai fatti evidenziati nell’articolo della “Voce Delle Voci”

Al Direttore responsabile del sito Associazione antimafia “Antonino Caponnetto”

Raccomandata AR anticipata via e-mail

Oggetto: Richiesta di smentita ai sensi e per gli effetti della legge n.
47 dell’8 febbraio 1948, nel testo vigente.

Mi chiamo Paolo Tonini, sono Professore ordinario di Diritto processuale
penale presso l’Università di Firenze dal 1984. Sono venuto a conoscenza
che nel sito http: //www. comitato-antimafia-lt. org/?p=7191 appare
l’articolo, dal titolo “Magistrati Massoni”, di Rita Pennarola, articolo
ripreso dal mensile “La Voce delle Voci”, nel quale vengono elencati, in
ordine alfabetico, i nomi di magistrati che, per affermazione della
articolista, sarebbero affiliati alla massoneria.

In detto articolo è inserito il nome di “Tonini Paolo” che, essendo
seguito dalla precisazione “docente di Diritto processuale penale, che
insegna all’Università di Firenze. “, non può che riferirsi alla mia
persona.

Io risulto associato, in base a tale articolo, ad alcuni
magistrati, dei quali si afferma quanto segue: “il suo nome (di Sergio
Ferdinando) – al pari di quelli dei colleghi Domenico Pone, Guido Romano e
Paolo Tonini – venne fuori in una lettera sequestrata nella villa di Licio
Gelli in Uruguay. Dalla missiva emergeva che il venerabile avrebbe
finanziato con 25 milioni di vecchie lire la campagna elettorale di quei
quattro magistrati, quando nel ’77 erano stati eletti ai vertici della
Anm”.

È falso il riferimento di tali fatti alla mia persona. Io preciso che:
1) non sono stato mai affiliato alla massoneria (né coperta né scoperta) e
non lo sono attualmente;

2) non ho mai fatto parte della Magistratura ordinaria;

3) sono stato Assistente di ruolo dal 1973 al 1981, e poi Professore di
ruolo dal 1981 ad oggi, qualifiche notoriamente incompatibili con ogni
altra funzione di ruolo e, quindi, anche con quella di magistrato
ordinario.

Pertanto, è falso che io facessi parte dell’Associazione Nazionale
Magistrati nel 1977.

È falso che io sia passato “da tempo (. ) nei ranghi accademici come
docente di Diritto processuale penale”, in quanto sono stato sempre
Docente di ruolo dal 1974 ad oggi.

Non corrisponde al vero che io attualmente organizzi “incontri
patrocinati dal Csm per la formazione e il tirocinio delle nuove leve in
magistratura”. In realtà, mi onoro di essere stato nominato quale
Componente del Comitato scientifico del CSM dal 2002 al 2005, ed in tale
qualità (di professore e non di magistrato) ho svolto, allora, quello che
mi è stato attribuito nel sito come tuttora in essere.

È falso il riferimento alla mia persona, così come operato
nell’articolo in questione, della iscrizione nell’elenco dei magistrati
massoni.

Tutti i riferimenti operati nell’articolo, salvo la mia qualifica di
“docente di Diritto processuale penale a Firenze”, sono falsi e sono il
frutto del comportamento poco accorto e non diligente dell’autrice
dell’articolo predetto, tenuto conto che l’autrice non si è preoccupata di
operare la verifica di alcuno dei riferimenti che ha fatto. Infatti,
sarebbe stato sufficiente verificare il mio curriculum vitae disponibile
su internet e reso noto nelle mie principali pubblicazioni ed i miei dati
presso il Ministero dell’Istruzione, presso il CSM e presso l’Università
di Firenze.

Orbene, per tutto quanto sin qui precisato, io chiedo che venga
immediatamente effettuata puntuale ed adeguata smentita – con le modalità
prescritte dall’art.8 della legge 8 febbraio 1948, n.47, nel testo
vigente – della notizia contenuta nell’articolo di stampa in questione,
concernente la mia persona.

Con la smentita dovrà essere chiarito, con tutte le necessarie
puntualizzazioni e senza alcuna possibilità di equivoco, che il nome del
magistrato Paolo Tonini, che appare nell’elenco riportato in detto
articolo e apparso nel sito http: //www. comitato-antimafia-lt. org/?p=7191
non è in alcun modo riferibile al Prof. Paolo Tonini, Docente
universitario di Diritto processuale penale dal 1974 ad oggi.

Alla pubblicazione della presente rettifica, così come impone la citata
norma di legge, dovrà essere dato il dovuto risalto, attraverso
collocazione, caratteri e dimensioni grafiche eguali a quelli utilizzati
per la redazione dell’articolo in questione; la rettifica dovrà essere
pubblicata sul sito http: //www. comitato-antimafia-lt. org/?p=7191 finché
non arriverà in edicola il n.3/2010 cartaceo de “La voce delle voci”,
riportante la medesima smentita.

Resto in attesa di un pronto riscontro che assicuri la immediata
pubblicazione della rettifica richiesta, salvo e riservato ogni altro
diritto ed azione a tutela della mia dignità ed onorabilità.

Paolo Tonini
Firenze, 4 febbraio 2010