Gli attenti lettori avranno notato un fatto molto curioso: l’Associazione Regionale Antonino Caponnetto interviene sulle mie dimissioni mettendo a fianco della propria dichiarazione lo stemma del PdCi. Mi chiedo come mai una Associazione che si batte per la correttezza e la legalità scippa un simbolo per affermare cose su cui gli argomenti li ho posti in modo molto chiaro. .
Si insiste a costruire motivazioni che al contrario hanno avuto risposta proprio sulla stampa a cominciare da Ciociaria Oggi nell’edizione di domenica 5 luglio, su La Provincia lunedì 6 luglio, e su questo sito nella giornata dell’otto luglio. Ripeto, dopo averlo annunciato da tempo mi sono dimesso perché non posso dare al mio partito più di quanto abbia dato in questo periodo ed il tempo e la natura non lavorano a mio favore.
Non credo che il Signor Domenico cosi facendo stia rendendo un buon servizio alla Associazione che rappresenta, prolungandosi in una discussione infinita e che non fa fare un passo in avanti alla necessaria lotta ai poteri criminali. Una lotta cosi impegnativa ha bisogno prima di tutto di alleanze, mantenendo un rapporto corretto con chi ha intenzione di capire prima, cercando interlocutori credibili, per sostenere poi tutte le necessarie e non facili iniziative.
Non sono riuscito, infine, a trovare in quale punto dello Statuto dell’Associazione essa si ponga l’obbiettivo di entrare nella scelta di vita delle persone o di inventare argomenti che non hanno niente a che fare con la lotta alla mafia.
Angelino Loffredi
(Tratto da Parallelo 41)