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Ponticelli e Barra. Maxi processo alla camorra: un ergastolo e 34 condanne per 322 anni di carcere

Il Mattino, Mercoledì 3 Febbraio 2016

Ponticelli e Barra. Maxi processo alla camorra: un ergastolo e 34 condanne per 322 anni di carcere

di Viviana Lanza

Un ergastolo e trentaquattro condanne per un totale di 322 anni di carcere complessivi. Si chiude così il maxiprocesso alla camorra di Barra e Ponticelli, capi e gregari delle famiglie Cuccaro, Andolfi, De Micco, protagonisti a diverso titolo delle strategie e del malaffare nella periferia est di Napoli. Lì la camorra provava a controllare tutto, anche case (popolari) e negozi. La sentenza è stata firmata dal giudice Maria Delia Gaudino e sembra aver ampiamente condiviso l’impostazione accusatoria del pubblico ministero Antonella Fratello della Dda napoletana, guidata dagli aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli.

Il processo, definito con rito abbreviato, si è concluso nell’aula bunker del carcere di Poggioreale. In aula solo gli imputati e i loro avvocati. Il pubblico attendeva fuori. Il giudice ha letto il dispositivo che vuol dire condanna per tutti gli imputati a giudizio a cominciare dal capoclan Angelo Cuccaro, accusato dei reati più gravi, camorra e omicidio: per lui la pena più severa, ergastolo. Gli altri esponenti della famiglia malavitosa di Barra sono stati condannati: Raffaele Cuccaro a 16 anni, Luigi Cuccaro a 10 anni in continuazione con precedente condanna, Michele Cuccaro a 10 anni, Antonio Cuccaro a 4 anni.

Condanna anche per il boss emergente del clan dei tatuati, i Bodo, ossia i De Micco di Ponticelli: il giudice ha stabilito 10 anni di reclusione per Marco De Micco. Il dispositivo della sentenza ha previsto inoltre la condanna anche per gli altri imputati alla sbarra. L’elenco si apre con Giusy Mariarco Acampa (4 anni e 5 mesi di reclusione), Vincenzo Amodio (14 anni e 4 mesi), Andrea Andolfi (classe 1979) 14 anni, Andrea Andolfi (classe 1974) 16 anni, Ciro Andolfi condannato a 4 anni in continuazione con una precedente condanna.

E ancora: Nunzio Andolfi (8 anni), Diego Ascione (8 anni e 10 mesi), Camillo Attilio (10 anni), Ciro Bottiglieri (dieci anni), Salvatore Busiello (dieci anni), Mario Campisi (12 anni), Angelo Coratella 12 anni), Luigi Cristiano (8 anni), Raffaele Cuccaro (16 anni di reclusione), Sergio D’Aponte (4 anni). E il verdetto è stato di condanna anche per Francesco Esposito (13 anni), Luigi e Ciro Imperatrice (rispettivamente 10 e 4 anni di carcere), Alessandro Migliaccio (5 anni), Nunzio Miranda (14 anni), Felice Orabona (4 anni), Carmela Parisi (10 anni), Giuseppe Petrone (5 anni), Giuseppe Pisani (10 anni), Rosario Riccardi (10 anni), Veronica Russo (6 anni), Vincenzo Salzano (10 anni), Annamaria Scherma (6 anni), Luigi Valda è stato condannato a dieci anni di reclusione e la stessa pena è stata decisa per Raffaele Velotto.