Presunto sostegno della galassia nera, caso Fazzone, tessere Ugl. Sono alcuni dei punti che ha voluto chiarire Renata Polverini, candidata alla presidenza del Lazio per il centrodestra, in un’intervista rilasciata a Tonia Mastrobuoni del Riformista.
«Non c’è stata ancora, né da parte mia né ad parte dei partiti che mi sostengono, la presentazione delle liste – risponde Polverini a una domanda sui partiti dell’estrema destra – Ma posso rassicurare tutti che quando verranno presentate, nella mia non ci sarà nessuna galassia nera. Né
Tilgher né altri».
Riguardo alla presenza di Fazzone nel comitato elettorale, indicato dal Riformista come «’ras’ di Fondi, dove il consiglio comunale si è dimesso dopo le inchieste sulla camorra», Polverini risponde: «Non lo conosco personalmente, ma vorrei segnalare a chi continua a parlare a vanvera che è sufficiente andare sul sito del Pdl per rendersi conto che si tratta del coordinatore provinciale di Latina. Ha un ruolo formale. Non posso mica rifiutare un coordinatore provinciale del partito se mi candido in quella stessa Regione e per lo stesso partito».
Polverini poi affronta la questione delle tessere Ugl: «Questo paese ha una regola che vale per tutte le organizzazioni sindacali. La mia ha presentato, come la norma impone, i suoi iscritti al ministero del Lavoro. Non mi pare che altri abbiano sistemi di misurazione diversi». Alla giornalista che obietta che «gli iscritti dichiarati dall’Ugl nel settore pubblico non coincidono ai numeri che risultano a Inps e Aran», la candidata del centrodestra replica: «Vorrei invitare qualcuno ad andare a prendere i dati della Cisnal prima, e dell’Ugl dopo, a non limitarsi ai miei 4 anni da segretario generale. Inoltre correi invitare chi mi attacca a citare anche i dati che premiano l’Ugl, nei posti in cui si è votato…. La verità è che bisogna parlare delle cose che si conoscono. E, a prescindere, io ho sempre sostenuto che bisogna normare la rappresentanza…. Non capisco perché tutti gli altri numeri sarebbero veri e i nostri no».
In merito alla formazione del deficit sanitario regionale, Polverini non commenta né la gestione Storace né la gestione Marrazzo: «Mi chiamo Renata Polverini, non ho mai fatto politica e ho accettato questa candidatura perché penso possa essere utile per cambiare. Credo che il Lazio meriti di non essere indicato solo per le cose negative. So che dovrò assumermi la responsabilità di ripianare il deficit… Non lo farò gravare ulteriormente sui cittadini: chiederò di rinegoziare il piano di rientro dal disavanzo. E si può fare molto prima di eliminare i posti letto. Sim possono accorpare le Asl e i centri di costi e si può agire in termini di risparmio sui poli ospedalieri e portare la qualità migliore sia nel pubblico sia nel privato. Si può
agire sugli amministratori e sulle classi dirigenti che hanno gestito la spesa sanitaria sinora. Rimuovendo chi ha lavorato male».
Polverini poi anticipa alcuni punti del programma: «sostegno al reddito dei lavoratori in difficoltà modulando il fisco in base ai componenti della famiglia», «aiuto ai precari», una «proposta fiscale che aiuterà le imprese oltre che le famiglie». «Aiuteremo poi settori e territori specifici come il turismo – aggiunge – Poi va intensificata l’attività portuale. Ma vogliamo aiutare anche il turismo di montagna».
L’ultima risposta è sugli extracomunitari: «Molto spesso – conclude – finiscono nelle mani della criminalità organizzata perché non c’è chi li accompagna a un’integrazione che passa attraverso vari processi: in primis la conoscenza della lingua e il collocamento al lavoro. La Regione può fare molto…. Vorrei che per gli extracomunitari continuassimo – o ricominciassimo – a essere un paese che accoglie, che integra e che in alcuni settori ha bisogno di loro».
(Tratto da Latina24Ore)