Noi riteniamo che L’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato ed il Corpo della Guardia di Finanza sono essenziali per il nostro Paese. e che gli uomini e le donne che indossano quelle divise e mettono a repentaglio la propria vita per il bene comune meritano rispetto concreto e non solo parole “istituzionali e di circostanza” per acquietare l’animo dell’opinione pubblica. – Io sto con i Carabinieri, con i Finanzieri, con i Poliziotti senza se e senza ma.
Le notizie apprese nel tempo lasciano l’amaro in bocca: Un poliziotto, un finanziere o un carabiniere costa allo Stato Italiano la metà di un immigrato. I problemi irrisolti sono tanti e da noi più volte raccontati: Forze di Polizia civili e militari: il tema dei suicidi e della sicurezza del personale merita attenzione.
Abbiamo anche scritto a Matteo Renzi e Beppe Grillo, gli unici due leader politici riconosciuti ma non c’è stata risposta. Carabinieri, finanzieri, poliziotti e militari … aspettano le risposte da Beppe Grillo e Matteo Renzi. Noi non molliamo. Continuiamo la battaglia per la difesa delle libere Istituzioni, della Giustizia, della Legalità, dell’Etica e della Morale Publbica e per la vostra tutela e rispetto, perché voi uomini e donne delle Forze Armate siete la garanzia per la nostra sicurezza quotidiana. E, di questo vi ringraziamo. Conosciamo i vostri sacrifici, che si estendono anche alle vostre famiglia e si riflettono sulla vostra vita personale. Stiamo al vostro fianco e faremo sentire la vostra voce a tutela dei vostri giusti diritti.
Questo e tanto altro ai danni degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine non deve più accadere:
“Mandati al macello” è il grave grido d’allarme dei poliziotti impiegati in ordine pubblico.
Il tutto ha superato il limite con l’agghiacciante denuncia di Giuseppe Camardi, segretario provinciale dell’UGL di Milano riportata nell’articolo a firma di Salvatore Garzillo: “Renzi disarma la polizia: fatevi menare” pubblicato sul giornale Liberoquotidiano del 15 novembre 2014 del direttore Maurizio Belpietro.
“Avevamo l’ordine di non usare i manganelli e di non reagire. Ormai per il Ministro dell’Interno siamo carne da macello da gettare in pasto ai manifestanti affamati”. … In mezzo la polizia, diventa l’antistress sociale, ridotta a manichino da crash test da prendere a botte e con ordine superiore di non usare i manganelli. Neppure quando la tensione diventa scontro, neppure quando lo scontro diventa aggressione.”
Valter Mazzetti, segretario generale dell’UGL polizia, spiega: “Di fatto siamo diventati un punchball, assolviamo al ruolo di sfogo sociale. Con l’aumento del disagio, per attirare l’attenzione di una politica disattenta i contestatori alzano il livello dello scontro con le forze dell’ordine. E noi ci troviamo tra due fuochi. I poliziotti sono un cuscinetto, transenne umane, e fino a quando non ci sarà una risposta politica la situazione peggiorerà”. … Di recente il Ministero ha mostrato, le nuove “regole d’ingaggio” in corteo, spiegando che il contatto fisico con i manifestanti “deve essere l’extrema ratio”. Il principio non vale per i manifestanti. …”