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“Politica, appalti e infiltrazioni dei clan sul litorale”, l’allarme di Gaetti

“Politica, appalti e infiltrazioni dei clan sul litorale”, l’allarme di Gaetti

L’annuncio del sottosegretario al ministro dell’Interno, durante un appuntamento elettorale a Nettuno,: “Chiederò al nuovo prefetto di Roma di valutare l’invio di una commissione per valutare eventuali condizionamenti al comune di Anzio”

di CLEMENTE PISTILLI

03 maggio 2019

“Conosco bene la situazione di queste zone. Me ne sono occupato nella scorsa legislatura, quando è emersa tutta una serie di interessi dei pubblici amministratori di Anzio nell’assegnazione di appalti a loro cooperative e non solo. E sto continuando ad interessarmene. I problemi infatti proseguono e sono tanti, come l’inchiesta per evasione fiscale a carico dell’azienda del sindaco o le estorsioni al porto. Si tratta di vicende che a mio avviso meritano un approfondimento da parte di una commissione d’accesso, per valutare eventuali condizionamenti del Comune di Anzio da parte della criminalità organizzata, e chiederò al nuovo prefetto di Roma di valutare l’invio di una commissione”. Ad assicurarlo, a margine dell’appuntamento elettorale svoltosi nella vicina Nettuno a sostegno del candidato sindaco pentastellato Mauro Rizzo, è stato il sottosegretario al Ministro dell’Interno, Luigi Gaetti. La posizione più forte sinora emersa su Anzio, dove di recente il sindaco Candido De Angelis ha aderito alla Lega.

“Le storie di Anzio – ha proseguito Gaetti – si intrecciano con quelle di Nettuno e qui sono presenti le famiglie nomadi legate ai Casamonica di Roma, la camorra e la ‘ndrangheta. Serve attenzione e attenzione su chi fa politica”. Un aspetto evidenziato anche dal candidato Rizzo, che è stato consigliere comunale durante la precedente consiliatura, finita anticipatamente per il crollo della giunta grillina di Angelo Casto, vittima di contrasti interni allo stesso M5S. “Nettuno potrebbe vivere meglio se affrontasse i suoi problemi”, ha evidenziato riferendosi sempre agli affari delle mafie il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra.

Fonte:https://roma.repubblica.it/