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Pg di Palermo Lia Sava: ”Cosa Nostra usa subappalti per inserirsi in grossi affari”

AMDuemila 23 Febbraio 2023

Le mafie non hanno interesse a smuovere troppo le acque, pertanto utilizzano meccanismi che, a prima vista, possono sembrare neutri ma proprio per questo è necessario che la nostra azione deve essere sofisticata ma incisiva“.
Pensiamo alle imprese che hanno attraversato una grossa crisi nel corso degli anni del Covid. Si tratta di imprese che hanno resistito ma, in astratto, non si può escludere che siano riuscite a farli perché ci sono state iniezioni di capitali di provenienza illecita, canale di riciclaggio preferito dalle mafie. Non si tratta di imprese che hanno cambiato il titolare dell’impresa ma, sempre parlando in astratto, è stato lasciato con il ruolo di ‘testa di legno’, prestanome”.
Sono state queste le parole del procuratore generale di Palermo Lia Sava riportate sul Quotidiano di Sicilia.
Si tratta all’apparenza di aziende estremamente pulite – si legge su il Quotidiano di Sicilia – ma in realtà si tratta di aziende nelle quale ci sono stati innesti di capitali della criminalità. È in questo settore che si possono innestare interessi e logiche di recupero dell’investimento iniziale delle grosse mafie. Altro aspetto su cui è necessario vigilare è quello relativo al meccanismo dei subappalti. A seguito della semplificazione dei meccanismi di subappalto sarà la stazione appaltante a decidere come gestire i subappalti. È chiaro che all’interno due subappalti si può annidare di tutto. In astratto, sapemmo che la semplificazione dei meccanismi degli apparati e dei subappalti è necessaria per velocizzare l’iter. Sappiamo altresì che viviamo in un contesto ambientale molto particolare ed è necessario vigilare perché sappiamo che, storicamente, per l’organizzazione mafiosa Cosa Nostra è proprio nei subappalti che trova lo strumento per inserirsi nel grossi affari”, ha detto l’alto magistrato parlando anche dell’importanza della “sinergia istituzionale” e “dello scambio di informazioni tra la Prefettura, le autorità giudiziarie che si occupano delle indagini sui reati che sono l’epifenomeno di possibili distorsioni nella gestione dei fondi” del Pnrr.
Tali reati sono da esempio la corruzione: “
È necessario stare particolarmente attenti a quelli che sono essere Quirinale moneti in cui pubblici amministratori infedeli gestiscono in maniera illecita alcuni passaggi di denaro di questi fonti”, ha continuato.
Secondo il pg vi sarebbero due fattori da attenzionare in modo particolare: “
Parlo del settore della gestione de smaltimento dei rifiuti e del settore energetico”.

La questione etica
Durante l’intervista il procuratore generale di Palermo ha posto l’attenzione anche sulla questione etica.
Mi preoccupa, però, a livello di cittadino questo grande incremento delle piazze di spaccio, per esempio il crack. Come si può riuscire a compiere il grande salto etico complessivo? Dove c’è grande spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, uno degli interessi nodali di approvvigionamento per Cosa Nostra, con una parte della nostra gioventù, e forse non solo, è consumatore di crack e poi ne diventa spacciatore e che, per poterlo acquistare, picchia i genitori o i parenti più prossimi, questo salto etico si allontana“.
Infatti all’incremento delle piazze di spaccio e del consumo di droga segue “
un incremento dei reati di maltrattamenti in famiglia commessi da fiumani, anche minorenni, per approvvigionarsi di sostanze stupefacenti. È evidente che in questi casi, il salto etico è più difficile perché la nostra gioventù si sta ‘bruciando’ con queste droghe e, ancora una volta, la sinergia istituzionale anche con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, come ad esempio ‘CasAncora‘”.
“Questo salto etico – ha continuato – lo dobbiamo fare tutti insieme, aiutando gli ultimi, i poveri. Se non sottraiamo manovalanza alla criminalità organizzata, le permettiamo di dare risposte nei periodi emergenziali, come ad esempio i pacchi di pasta consegnati alle famiglie da parte dei capi – famiglia durante il Covid, lampante esempio di come le magie siano in grandi di concupire i vuoti lasciati dallo Stato”. “Deve essere chiaro che se la gente ha fame, non ha una casa e non ha un lavoro è più facile che dica sì all’offerta deviante. Solo nel momento in cui riusciamo a dare risposte a questi problemi, cominceremo a essere più credibili”, ha concluso.

Tratto da: Quotidiano di Sicilia

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fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/228-cosa-nostra/94066-pg-di-palermo-lia-sava-cosa-nostra-usa-subappalti-per-inserirsi-in-grossi-affari.html