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“Pezzi deviati dello Stato “ in provincia di Latina ?

Qualcuno durante l’infuocato “caso Fondi” parlò di  “pezzi deviati dello Stato” che avrebbero operato dietro le quinte. per scoperchiare le pentole  che,poi,hanno trovato  conferme  in sede giudiziaria.
Conferme in parte ,perché  talvolta la verità giudiziaria ,che si basa su  fatti accertati,non coincide  in toto con quella reale allorquando non si  riescono  a trovare  i dovuti riscontri.
Talvolta   chi parla di mal di denti é  colui che  se ne intende  e che può  anche non essere  necessariamente chi ne soffre ma chi lo provoca .
Ci é capitato  sotto mano,riandando ai nostri  ricordi,un articolo  de “IL Mattino” di Napoli  che parlava dell’esistenza di una centrale operativa dei Servizi  allocata in una “villa di Gaeta”,villa nella quale  si sarebbe svolto  anche un incontro fra Miclele  Zagaria,allora  latitante,ed alcuni uomini delle istituzioni.La notizia,mai smentita  ,fu data da una giornalista molto qualificata e sempre  ben informata e fu ripresa da vari giornali ,fra i quali Terranews in un servizio che noi  abbiamo voluto pubblicare in contemporanea  su questo stesso sito e sulle pagine Facebook dell’Associazione Caponnetto.
Non siamo  assolutamente ,oggi,in grado di affermare che ci potrebbe essere stata nelle intenzioni di chi pronunciò quelle parole   un riferimento  all’esistenza  di tale centrale operativa.
Ma non é questo l’aspetto che ci interessa  e non vogliamo  addentrarci   nel campo delle ipotesi.
A noi,invece,interessa un altro  aspetto .
Se la notizia  data dal Il Mattino  e ripresa da altri giornali  circa l’esistenza di una “centrale operativa”” dei Servizi” a Gaeta o,comunque,nel Basso Lazio,dovesse risultare  fondata, sarebbe facile  presumere che  questa,la centrale,,  non sarebbe  certamente inerte  e disinteressata rispetto a tutto ciò che é avvenuto ed avviene  in questi territori,nell’intero Basso Lazio,cioé, Fondi,,Sperlonga,Itri,Gaeta ,Formia,tutto il sud pontino  ed anche Cassino, nel cui distretto giudiziario questi sono collocati.
E,se poi,dovessero  risultare fondate  le notizie – sulle quali,sempre secondo  i giornali, avrebbe indagato anche la DDA di Napoli-  relative oltre che all’esistenza di quella “centrale”,anche all’incontro  fra uomini  delle istituzioni ed il boss dei Casalesi Michele Zagaria al quale sarebbero state fornite alcune garanzie di impunità,troverebbero conferma   quelle  ipotesi di una trattativa  fra  mafia e pezzi dello Stato  delle quali si parla nel saggio di Massimiliano Amato “ L’altra trattativa” edito da CentoAutori.
Dopo la Mafia-Stato di Palermo  anche la Mafia-Stato di Gaeta ?