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Perché tante mafie in provincia di Latina e nel Lazio? Di chi la colpa?

Perché tante mafie in provincia di Latina e nel Lazio? Di chi le maggiori colpe?

Intanto va detto con forza che i maggiori responsabili sono i cittadini, o, quanto meno, la maggior parte di essi.

Non parlano, non collaborano, sono omertosi.

Per paura, per viltà, perché collusi?

Non si può dire per ignoranza, perché il fenomeno mafioso è ormai così vistoso che nessuno può dire più che non lo vede.

Il problema è culturale.

La cultura mafiogena è entrata ormai negli interstizi più reconditi delle nostre comunità.

Ha ragione il Presidente dell’ASCOM di Terracina a prendersela con la gente per i silenzi di questa dopo l’uccisione sulla spiaggia di Terracina del boss degli scissionisti Marino.

E’ il contesto sociale e culturale ad essere talmente degradato da far perdere ogni speranza di una riscossa morale e civile –ed ovviamente anche politica – di queste terre e di queste popolazioni.

Non vogliamo disseminare disperazione, ma questa è la realtà e con la realtà bisogna fare i conti.

Non meraviglia, quindi, lo stato in cui si trovano politica ed istituzioni, le quali sono sempre lo specchio della società.

Istituzioni e politica disattente, impreparate, ignoranti, di basso profilo e anche sospettate di essere in parte corrotte e colluse con le mafie.

Non siamo giustizialisti e non vogliamo dire che la soluzione a tutto ciò va ricercata nell’azione repressiva.

Chi crede, come noi, nei valori di una vera democrazia, è sempre per l’esaltazione del ruolo dell’educazione e della formazione dei cittadini.

Quando è possibile.

Ma ciò richiede tempi lunghi, mentre la situazione è grave e se non si adottano rimedi rapidi e risolutivi si corre il rischio di andare incontro ad un traguardo di morte.

Civile, morale, culturale, politica, economica ed istituzionale.

I partiti politici non sono al momento assolutamente in grado, almeno in provincia di Latina, di ridare vitalità e vigore morale e civile ad una società in agonia.

La Scuola è bersagliata, umiliata, depauperata da governi centrali e periferici irresponsabili.

L’unico presidio di giustizia e di legalità rimasto in parte in piedi è la Magistratura, pure essa indebolita, disarmata e combattuta ogni giorno di più da classi dirigenti politiche cieche ed irresponsabili, per non dire sospettate di essere in parte colluse.

Ad essa è affidato, perciò, un ruolo vitale, quello di salvaguardare la Giustizia e di difendere lo Stato di diritto da un’orda di corrotti e di mafiosi.

E’ penoso dire queste cose ma, quando la politica non è più tale e scade in parte a livello di malcostume, si è costretti ad ammettere ciò.